mercoledì 31 maggio 2017
Firmato un accordo per l'attuazione della nuova classificazione del personale. Novità anche nel welfare
Lorraine Berton, presidente della Commissione Sindacale di Anfao

Lorraine Berton, presidente della Commissione Sindacale di Anfao

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Più tutele per i lavoratori del settore dell'occhialeria. L'Associazione nazionale dei fabbricanti degli articoli ottici (Anfao) e i sindacati di categoria (Femca-Cisl, Filctem-Cgil e Uiltec-Uil) hanno sottoscritto l'accordo per l'attuazione della nuova classificazione del personale, che andrà in vigore il 1° luglio 2017. L'intesa riguarda le aziende e i lavoratori cui si applica il contratto collettivo nazionale di lavoro, stipulato il 19 luglio 2016. Il nuovo sistema adegua l'inquadramento professionale alla evoluzione tecnologica e di processo e tutela i lavoratori attraverso un sistema diretto a riconoscerne la professionalità e il coinvolgimento.

Lorraine Berton (presidente della Commissione Sindacale di Anfao), Mario Siviero e Sergio Spiller (Femca-Cisl), Stefania Pomante e Lucio Ottino (Filctem-Cgil), Riccardo Marcelli e Daniela Piras (Uiltec-Uil) hanno commentato con soddisfazione l'intesa, evidenziandone il carattere innovativo.

Il nuovo sistema adegua l’inquadramento professionale all’evoluzione tecnologica e di processo, superando le rigidità del vecchio sistema, basato sulla mansione. Con il nuovo inquadramento si farà riferimento alla competenza, valutando la persona sulla base di ciò che fa realmente e di come lo fa.

«La nuova normativa sarà parte integrante del contratto nazionale - spiega la presidente della Commissione Sindacale di Anfao -. Per definire la nuova normativa sono stati necessari alcuni anni; nel 2012, a seguito di complessi approfondimenti tecnici, si raggiunse con le organizzazioni sindacali un primo accordo, sulla base del quale un campione di aziende ha effettuato la sperimentazione. Si è reso inoltre necessario risolvere problemi di carattere sindacale prima di giungere, finalmente, all’accordo di questi giorni».


Dal 1° luglio di quest’anno sarà operativa un’assicurazione per premorienza e invalidità permanente – il cui costo sarà interamente sostenuto dalle aziende – a favore dei lavoratori del settore iscritti a Previmoda (cioè il Fondo di Previdenza Complementare) che versino il proprio contributo al fondo stesso. Inoltre Anfao (insieme alle altre Associazioni della cosiddetta area moda) e i sindacati hanno avviato i lavori per dar vita a un Fondo Sanitario Integrativo intersettoriale, con risorse che sono state previste, sempre a carico delle aziende, nei recenti rinnovi contrattuali.

«Sono molto soddisfatta - ha concluso Berton - per avere portato a termine un progetto innovativo che, per la sua complessità, ha reso necessario un lungo lavoro di approfondimento, sia sul piano tecnico che su quello sindacale. La Commissione Sindacale ha lavorato intensamente anche per superare alcune criticità emerse nel corso del negoziato; Anfao ritiene che l’esperienza acquisita da parte delle aziende partecipanti alla fase di negoziazione e di sperimentazione possa essere positivamente trasferita a tutte le aziende del settore. Anfao ha programmato incontri informativi e si attiverà per fornire alle aziende i chiarimenti necessari e per risolvere eventuali problematiche che dovessero emergere».

La produzione dell’occhialeria italiana nel 2016 è stata di 3.697 milioni di euro, in crescita del 3,7% rispetto al 2015. L’aumento della produzione è tornato su livelli inferiori rispetto agli ultimi due anni per il ridimensionamento nella crescita dell’export e per lo scarso slancio nel mercato interno. Il totale delle aziende è rimasto sostanzialmente costante, si contano 862 aziende a livello nazionale (-0,9% rispetto al 2015). Anche il fronte occupazionale ha chiuso in pareggio rispetto al 2015: senza considerare le forme contrattuali diverse (circa 500) sono 17.250 gli addetti a fine 2016.

Le esportazioni, di montature, occhiali da sole e lenti, che assorbono quasi il 90% della produzione del settore, sono cresciute del 3,6% rispetto al 2015, raggiungendo il valore di 3.579 milioni di euro.

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