martedì 10 settembre 2013
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Nel secondo trimestre del 2013 il Pil è diminuito dello 0,3% rispetto al trimestre precedente e del 2,1% nei confronti del secondo trimestre 2012. Lo comunica l'Istat ricordando che nella stima preliminare diffusa il 6 agosto era stato rilevato un calo congiunturale dello 0,2% e tendenziale del 2%. Nel secondo trimestre la variazione acquisita del prodotto interno lordo per il 2013 è pari a -1,8%, dice l'Istat ricordando che è la variazione (crescita o calo) annuale che si otterrebbe con una variazione congiunturale nulla nei restanti trimestri dell'anno.La spesa delle famiglie sul territorio nazionale nel secondo trimestre 2013 ha registrato un calo in termini tendenziali del 3,3%. Lo comunica l'Istat con i dati sul Pil e specificando che gli acquisti di beni durevoli sono diminuiti del 7,1%, gli acquisti di beni non durevoli del 3,3% e gli acquisiti di servizi dell'1,8%.Nel secondo trimestre del 2013 il valore aggiunto ha registrato variazioni negative, congiunturali e tendenziali, in tutti i settori ma ''dopo diversi trimestri la caduta dell'industria è attenuata''. Lo riferiscono all'Istat spiegando che il calo congiunturale per l'industria è stato dello 0,1% e tendenziale del 2,5%. Per l'agricoltura calo congiunturale del 2,2% e tendenziale del 2,6%; per le costruzioni -0,9% e -6,9%; servizi -0,3% e -1,2%.Nel secondo trimestre 2013 le importazioni sono diminuite, rispetto al trimestre precedente, dello 0,3%, mentre le esportazioni, sempre in termini congiunturali, sono aumentate dell'1,2%. Lo comunica l'Istat con i dati sul Pil.Il secondo trimestre del 2013 è l'ottavo consecutivo in cui il Pil italiano segna un calo congiunturale, ovvero rispetto al trimestre precedente. La conferma arriva dalle tabelle dell'Istat nelle quali si ricorda che la serie negativa è cominciata nel terzo trimestre del 2011.
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