martedì 15 aprile 2014
Milano cede il 2,33%. Deboli anche Parigi, Francoforte, Londra. Borsa fredda sulle nuove nomine.
Asta Btp Italia, collocati 9,4 milioni di euro
Aziende pubbliche, vertici più "rosa"
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Le Borse europee chiudono negative per l'inasprirsi della crisi in Ucraina e dopo il calo superiore alle attese dell'indice Zew sulla fiducia delle imprese tedesche. Pesa anche Wall Street, partita bene e poi diventata negativa. Francoforte segna -1,77% a 9.173,71 punti, Londra -0,64% a 6.541,61 punti, Parigi -0,89% a 4.345,35 punti, Madrid +0,17%. A Milano l'indice Ftse Mib conserva la maglia nera e cede il 2,33% a 20.817,49 punti, mentre l'All Share perde il 2,18%. Piazza Affari è stata affossata dalla debolezza dei titoli bancari, che soffrono per il caso Monte Paschi, e non è sostenuta da titoli chiave come Fiat e Telecom.  Milano ha risentito come gli altri mercati innanzitutto delle tensioni in Ucraina, dove vi sono state operazioni militari e che, secondo la Russia, sarebbe sull'orlo di una guerra civile. Sul piano macroeconomico ha inciso anche il dato negativo sull'attività manifatturiera nello Stato di New York, ma più di tutto il listino ha accusato le voci circa l'ipotesi di portare l'aumento di capitale del Monte Paschi da tre a cinque miliardi di euro. Tonfo a Piazza Affari per i titoli Finmeccanica, all'indomani dell'indicazione delle liste diPalazzo Chigi sul rinnovo dei vertici delle aziende pubbliche quotate. In chiusura cede il 5,22% a 6,35 euro. E va giù anche Ansaldo Sts (-4,81% a 7,71 euro), sui timori che l'arrivo di Mauro Moretti segni un cambio delle strategie. Dopo l'annuncio della candidatura del duoGrieco-Starace, Enel chiude in calo del 2,39% a 3,91. Mentre con Marcegaglia-Descalzi Eni va giù dello 0,38% a 18,39.
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