mercoledì 4 maggio 2016
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Dopo mesi di trattative ufficiose che “Avvenire” aveva anticipato già il 16 settembre scorso, Fiat Chrysler e Google avrebbero dunque raggiunto un’intesa di cooperazione riguardo alle tecnologie e alla realizzazione di automobili a guida autonoma: alle 22 italiane Cnbc annunciava la firma del progetto comune. L’accordo, storico nel suo genere, vedrà gli ingegneri delle due società lavorare fianco a fianco negli Stati Uniti. Ciascuna con le proprie competenze: il colosso californiano, il cui progetto auto è guidato da John Krafcik, ha alle spalle anni di sperimentazione nelle tecnologie di guida autonoma, nei sensori e nelle mappe, ma cercava un partner industriale per la realizzazione delle auto, settore alieno dalle sue competenze: un mestiere antico, che richiede esperienza, cultura, storia. Doti che non si possono improvvisare, nemmeno da parte di aziende ricchissime e altamente tecnologiche. In questo senso Fca è risultato per Google l’alleato migliore: un Gruppo che sta scalando le classifiche in termini di vendita e di considerazione internazionale, ricco contemporaneamente della forte tradizione costruttiva italiana di Fiat e del nuovo imprintigstatunitense garantito dopo la fusione con Chrysler. Un colpo da maestro per Sergio Marchionne che avrebbe superato la concorrenza delle rivali General Motors e Ford, colmando il gap tecnologico di Fca in uno dei campi su cui tutti i maggiori gruppi automobilistici mondiali stanno scommettendo. L’altro ieri a Torino in occasione della presentazione delle nuove Fiat Tipo, l’amministratore delegato di Fca era stato evasivo sulla possibilità di una conclusione in tempi brevi della trattativa con Google, ma l’esistenza della stessa non era mai stata negata dal manager italo-canadese: «Stiamo imparando noi e stanno imparando loro. La soluzione se arriverà, sarà condivisa», aveva detto poche settimane fa. Fca dovrebbe produrre i prototipi targati Google (inizialmente solo qualche decina) sulla base della Chrysler Pacifica, la monovolume presentata al Salone di Detroit quattro mesi fa e la cui produzione è appena iniziata. La fase operativa del progetto potrebbe partire forse già entro la fine di quest’anno, per poter presentare la prima vettura frutto dell’accordo già il prossimo gennaio, ancora al Salone di Detroit. Prima che la cooperazione si traduca in una eventuale produzione su larga scala di questo tipo di veicoli dovrà passare però ancora molto tempo, soprattutto a causa della mancanza di regole condivise sui veicoli a guida autonoma. © RIPRODUZIONE RISERVATA Chrysler Pacifica, la monovolume di Fca sulla cui base si dovrebbe sviluppare l’auto a guida autonoma di Google (Ansa)
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