lunedì 30 novembre 2020
Serviranno, in tre anni, a controllare 4.500 opere di Autostrade
Per la sorveglianza 67,5 milioni
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Si è chiuso il bando europeo da 67,5 milioni per le attività di monitoraggio di tutte le 4.500 infrastrutture (viadotti, cavalcavia e gallerie) della rete di Autostrade per l'Italia. Avrà durata di tre anni, rinnovabili per altri due. Il raggruppamento di imprese costituito dalla capofila Proger, multinazionale specializzata in servizi di ingegneria, e da Bureau Veritas Nexta, Tecno Piemonte e Tecno Lab è risultato primo in graduatoria per ciascuno dei tre lotti complessivi.

La conclusione e l’affidamento della gara per l’esternalizzazione delle attività di sorveglianza della rete rientrano – sottolinea una nota – “nella progressiva e radicale ridefinizione dei modelli di monitoraggio avviata da Autostrade per l’Italia già alla fine del 2019, in stretta collaborazione con il MIT e con il coinvolgimento dei principali istituti universitari. La spesa corrente per le attività di sorveglianza ammonta a circa 30 milioni nel 2020 che aumenteranno ulteriormente negli anni successivi. Tra le attività di controllo e sorveglianza più significative svolte nel corso degli ultimi due anni figurano, solo nel 2019, oltre 19.000 ispezioni su ponti, viadotti, cavalcavia e gallerie. Sono stati verificati inoltre con specifiche due diligence i 1950 ponti e viadotti principali e sono state effettuate più di 70.000 prove di pull-out (resistenza alla trazione) sulle barriere di sicurezza. Quest’anno, a partire dal mese di gennaio, è stato attivato, sulla base di un nuovo Manuale di ispezione approvato dal MIT, un piano di assessment e verifica profonda dello stato delle 587 gallerie della rete, con l’ausilio delle più avanzate tecniche di indagine (Georadar; laser scanner; video ispezioni; caratterizzazione dei materiali; martinetti piatti) messe in campo da un ulteriore pool di società specializzate in questa specifica tipologia di controlli”.

“Autostrade per l’Italia – conclude la nota – dal 2019 ha speso circa 400 milioni di euro. Nel 2020 sono statti effettuati lavori per 650 milioni mentre nel 2021 sono già state programmate spese di manutenzione per circa 600 milioni. Gli asset maggiormente interessati dal nuovo approccio sono stati ponti e viadotti (182 milioni spesi nell’ultimo biennio), gallerie (203 milioni), pavimentazioni (261 milioni) e arredi funzionali alla sicurezza, come barriere e recinzioni (97 milioni)”. Gli esiti delle ispezioni vengono regolarmente trasmessi al sistema “cloud” AINOP del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti.

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