venerdì 25 marzo 2011
La Procura di Milano ha aperto un fascicolo a carico di ignoti per far luce sull'operazione che nei giorni scorsi ha portato la francese Lactalis a detenere un pacchetto complessivo pari al 29 per cento in Parmalat. Secoondo fonti giudiziarie l'inchiesta, affidata al pm Eugenio Fusco, sarebbe sul reato di aggiotaggio.
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La Procura di Milano ha aperto un fascicolo a carico di ignoti per far luce sull'operazione che nei giorni scorsi ha portato la francese Lactalis a detenere un pacchetto complessivo pari al 29 per cento in Parmalat. Il gruppo ha acquistato infatti un pacchetto azionario par al 15,3% dai tre fondi di investimento esteri Zenit, Skagen e MacKenzie. L'inchiesta, affidata al pm Eugenio Fusco, da quanto si è saputo vuole fare luce sui presunti movimenti anomali del titolo Parmalat in Borsa che si sono registrati a partire da febbraio, periodo in cui è cominciata la battaglia sulle liste dei nomi per il rinnovo degli organi sociali. Secondo fonti giudiziare il reato ipotizzato sarebbe quello di aggiotaggio. L'amministratore delegato di Parmalat, Enrico Bondi, questa mattina è stato sentito come persona informata sui fatti.  Lactalis ha comunicato di avere l'11,4% di Parmalat il 17 marzo. Una settimana prima, il 10 marzo, era stato formalizzato il contratto di equity swap tra Lactalis e Societè Generale (un altro contratto simile è stato siglato anche con Credit Agricole). Il 15 marzo i francesi sono arrivati poi a detenere il 3% del pacchetto azionario, il giorno dopo il 5% fino ad arrivare al 13,96% lo scorso 22 marzo.
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