lunedì 1 marzo 2021
Solo il 37% degli enti ha almeno un servizio attivo con la piattaforma. Dopo diversi rinvii diventa obbligatoria l'adesione (esclusi i Comuni sotto i 5mila abitanti). Ma è difficile sanzionare
Ancora pochi enti pubblici aderiscono a PagoPa

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Pagare con PagoPa da oggi è un diritto. Così com'è accedere on line tramite Spid o Carta di identità elettronica per poter fruire dei servizi e pagare multe, tasse e tributi agli enti pubblici. Ma è un diritto a macchia di leopardo, con grosse sacche di inadempienza, nonostante i buoni passi avanti fatti nell'ultimo anno sul fronte di PagoPa: solo il 37% degli enti ha almeno un servizio attivo con PagoPa. Ci sono anche grossi Comuni che mancano all'appello. E nonostante una lunga battaglia di Altroconsumo non è ancora possibile pagare in modo facile e digitale il contributo per il rilascio del passaporto. Inadempiente in questo caso è il ministero dell'Interno.

È il decreto Semplificazione e innovazione a stabilire l'obbligo, dando tempo fino al 28 febbraio 2021 per tutti gli enti pubblici ad accettare Spid, Cie e PagoPa. Obbligo che nel caso di PagoPa veniva rimandato dal 2018. La conversione del decreto ha poi concesso una proroga – sino alla fine dell'emergenza Covid – ai circa 5mila Comuni con meno di 5mila abitanti.

La lista degli inadempienti sarebbe comunque lunga. Perché persino gli ospedali e le scuole, essendo strutture pubbliche, sarebbero tenuti a fare pagare con PagoPa, con grossi vantaggi al cittadino e all'amministrazione stessa in termini di maggiori efficienza e comodità, minori costi.

«Basta vedere sul sito PagoPa che questo diritto si traduce in pratica nella possibilità di pagare ben pochi servizi. Il 70% dei pagamenti PagoPa riguarda il bollo Aci - spiega Eugenio Prosperetti, tra i più noti giuristi di Pa digitale -. Al secondo posto c'è l'Agenzia delle Entrate con il 17%, a seguire, distanziati, l'Inps, la Regione Veneto e il Comune di Milano. Lo sanno tutti e l'ha riconosciuto la stessa PagoPa: l'impianto sanzionatorio per le amministrazioni inadempienti resta molto debole. Questo al netto di situazioni dove far rispettare l'obbligo in tempi di Covid è molto difficile, oggettivamente. Si pensi agli ospedali. Non si possono mica bloccare le strutture sanitare perché non possono fare pagamenti via PagoPa».

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