mercoledì 5 aprile 2017
Hanno risposto all’appello delle circa 20 start up digitali in cerca di talenti per posizioni aperte nei settori di Marketing & Communication, Developer, Business Development e Creative
Oltre 600 giovani al Luiss Enlabs
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Massiccia partecipazione a Start up looking 4 Talents, promosso da LVenture Group e Luiss Enlabs e dedicato a studenti, laureati e talenti in cerca di occupazione, che si è tenuto ieri presso l’acceleratore di startup capitolino Luiss Enlabs. Oltre 600 giovani hanno risposto all’appello delle circa 20 startup digitali in cerca di talenti per posizioni aperte nei settori di Marketing & Communication, Developer, Business Development e Creative. Studenti, laureati o laureandi hanno potuto lasciare il cv e sostenere colloqui one-to-one, presentazioni e sedute di cv-check con i ceo e membri del team delle seguenti start up: 2hire; AmbiensVR; BaasBox; CoContest; Direttoo; DiveCircle; Donapp; Filo; Fitprime; Karaoke One; Moovenda; Motorsport Gaming; Nextwin; Pubster; ShopAround; Snapback; Social Academy; Soundreef; tiassisto24.
Tutte le start up partecipanti sono delle vere e proprie eccellenze nel campo delle tecnologie digitali, un settore che, più di ogni altro, continua a offrire opportunità concrete di lavoro e di crescita professionale. In Italia, infatti, le oltre 6mila imprese innovative hanno già dato vita a più di 30mila posti di lavoro, di cui oltre 500 sono stati creati dall’ecosistema di LVenture Group e Luiss Enlabs.

«Non è un caso - sottolinea una nota - che l’occasione del recruiting arrivi proprio dal mondo delle start up. Le startup stanno generando una importante ricaduta sul mercato occupazionale: in Italia ci sono circa 6mila start up che danno occupazione a oltre 30mila persone, con un incremento del 47,5% rispetto al 2015. Un trend di crescita importante osservato anche all’interno dell’ecosistema di Luiss Enlabs dove, in poco tempo, le startup hanno generato più di 500 posti di lavoro. Sono poi proprio le start up le vere officine digitali, i cantieri 4.0 in cui tanto la preparazione digital quanto le soft skill, le cosiddette competenze trasversali, sempre più richieste, ma soprattutto sempre più indispensabili, si sviluppano, si formano e si mettono alla prova».

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