giovedì 19 febbraio 2015
Le "professioni verdi" «ricoprono il 66% di tutte le assunzioni destinate alle attività di ricerca e sviluppo delle imprese italiane e, alla fine del 2014, circa tre milioni di pmi hanno avuto almeno un professionista dedicato allo sviluppo di prodotti, tecnologie e processi eco-sostenibili».
COMMENTA E CONDIVIDI
L'economia verde italiana è "una delle più vive di Europa", e "al netto dell'economia sommersa, è di 102 miliardi di euro il valore dell'economia eco-sostenibile nel nostro Paese, pari a circa il 6,4% del Pil". I dati emergono da una ricerca pubblicata dal Centro Studi di Confassociazioni. "Il sistema professionale e produttivo italiano - rileva la ricerca - è tra i più innovativi in campo ambientale, con circa 40 tonnellate di rifiuti per milione di euro, contro le 65 della Germania e le 93 della Francia, e circa 100 tonnellate di anidride carbonica contro le 143 tedesche e le 130 inglesi".Le 'professioni verdi', inoltre, come evidenziato dallo studio di Confassociazioni presieduto da Angelo Deiana, "ricoprono il 66% di tutte le assunzioni destinate alle attività di ricerca e sviluppo delle imprese italiane e, alla fine del 2014, circa tre milioni di piccole e medie imprese hanno avuto almeno un professionista dedicato allo sviluppo di prodotti, tecnologie e processi eco-sostenibili".Secondo Confassociazioni, sono infatti "oltre due milioni gli impiegati nel settore verde in senso lato, ed è prevista una crescita nei prossimi anni, con più di 200mila assunzioni di figure con competenze in questo settore". Le 'professioni verdi', infine, "sono diffuse mediamente in tutto il sistema professionale pur appartenendo trasversalmente a molte delle categorie di Confassociazioni", si legge nella ricerca.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: