giovedì 12 febbraio 2015
Dopo la sperimentazione in 12 grandi città, ora viene estesa a 8 Regioni del Sud la misura che prevede fino a 400 euro al mese
COMMENTA E CONDIVIDI
L’impegno adesso è di farcela entro fine mese. Possibilmente semplificando procedure e rilascio. Per la nuova Social card disoccupati, estesa ora a tutto il Mezzogiorno, si cerca di colmare il ritardo accumulato e di far diventare finalmente operativa la misura destinata a garantire, oltre ad alcuni servizi di accompagnamento, fino a 400 euro al mese alle famiglie con disoccupati.L’attesa per questo primo abbozzo di politica di contrasto alla povertà è molto alta. Tanto che a fine gennaio il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali è dovuto intervenire con una nota per fermare il flusso di domande scatenatosi dopo che alcuni siti di informazione ne avevano parlato. La nuova Social card è stata sperimentata lo scorso anno in 12 grandi città (Bari, Bologna, Catania, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Torino, Venezia e Verona), con risultati positivi ma evidenziando anche notevoli problemi, in particolare per i requisiti molto severi, le procedure farraginose e le molte dichiarazioni mendaci. Con l’ultima legge di stabilità è stato dato il via libera all’estensione della misura a 8 Regioni del Sud: Sardegna, Sicilia, Calabria, Basilicata, Puglia, Abruzzo, Molise e Campania. Potenzialmente, infine, l’estensione è a tutto il Paese.«Abbiamo già insediato un tavolo tecnico con gli assessori delle 12 città e quelli delle 8 Regioni per superare le criticità emerse e individuare le nuove modalità di erogazione – spiega Raffaele Tangorra, direttore generale del Ministero per le politiche sociali –. Il nostro tentativo è infatti quello di semplificare al massimo procedure e requisiti d’accesso, ma soprattutto di passare dalla modalità del bando (con i tempi lunghi che comporta) a un’erogazione a sportello, in cui chi ha diritto, fatti salvi i controlli, riceve subito la card e gli aiuti collegati».Il nodo, come al solito, sono i fondi stanziati, che si speravano più consistenti per avviare l’operazione con maggiore fiducia nella possibilità di dare risposta a tutti i richiedenti senza graduatorie d’accesso. In ogni caso, per la nuova Social card sono disponibili 167 milioni di euro per le 8 Regioni e 40 milioni per ogni anno dal 2014 al 2016 per gli altri territori, più una parte dei fondi del Pon inclusione.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: