mercoledì 18 maggio 2016
COMMENTA E CONDIVIDI
Inumeri nel nostro Paese non sono certo tali da dare la scossa, ma l’esempio virtuoso ora esiste e potrebbe aprire un varco nel deserto della nostra mobilità elettrica. Nissan, A2A e il Comune di Milano infatti hanno inaugurato ieri il più grande piano urbano in Italia di infrastrutture pubbliche di ricarica rapida per i veicoli elettrici. Un progetto ambizioso che dota il capoluogo lombardo di 12 nuove colonnine pubbliche veloci e raddoppia il numero totale ad oggi presente sul territorio nazionale. Nata in vista della finale della Champions League di calcio in programma a Milano il 28 maggio, per la quale il marchio giapponese metterà a disposizione oltre 100 veicoli elettrici a zero emissioni, l’iniziativa rappresenta il primo, grande progetto di sinergie pubblico/privato in tema di mobilità sostenibile, con il “privato” in realtà che impegna risorse e il “pubblico” che se le vede servite su un piatto d’argento. Nissan infatti ha progettato e fornito le colonnine alla città, realizzando con A2A – che ha sviluppato un proprio sistema di gestione della ricarica – un’infrastruttura all’avanguardia che rimarrà a titolo gratuito al Comune. Solo 5 euro al mese è il costo della tessera magnetica del servizio E-moving di A2A, che consente all’utilizzatore della vettura elettrica di fare il pieno di elettricità, cifra irrisoria considerando che si tratta del costo praticamente di un singolo rifornimento, calcolato sui consumi della Nissan Leaf, l’auto 10% a batteria più venduta al mondo. «La partnership con A2A e il Comune di Milano è nata dall’obiettivo comune di migliorare la qualità dell’aria attraverso lo sviluppo della mobilità elettrica sostenibile in una delle principali aree metropolitane d’Europa», ha dichiarato Bruno Mattucci, ad di Nissan Italia. Il pregio delle nuove colonnine è quello di essere compatibili con tutti i principali standard elettrici, quindi adatte ad alimentare anche vetture di altri marchi. Inoltre si tratta di punti di rifornimento rapido, cioè in grado di ricaricare l’80% della batteria in 20 minuti, potenziando l’infrastruttura attuale di A2A che a Milano si compone di 34 colonnine pubbliche. Il capoluogo lombardo si conferma dunque tra le città più sensibili alla ricerca di forme di mobilità alternative ed ecologiche. Ma resta un caso isolato a livello nazionale. Mentre è atteso per la fine del mese un provvedimento del governo per gli incentivi, in Italia solo lo 0,1% delle auto immatricolate nel 2015 sono state elettriche (1.639 in tutto, cifra irrisoria rispetto alle 16.025 dell’Inghilterra, le 17.060 della Francia o le 22.388 della Norvegia), ma più in generale la scelta delle vetture “verdi” è sorprendentemente in controtendenza rispetto agli ultimi anni. Mentre infatti le immatricolazioni nell’Unione Europea nel primo quadrimestre 2016 sono salite del 6,4%, sospinte dalle buone vendite di elettriche, ibride e plug-in, calano invece del 12,9% in Italia dove l’80% delle ecologiche sono a gas, alimentazione in flessione in questo inizio d’anno (dati Acea). © RIPRODUZIONE RISERVATA L’accordo
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: