venerdì 1 agosto 2014
​In luglio immatricolate 113.777 vetture, ma l'incremento è il più basso di tutta l'Eurozona. I pericoli dell'effetto annuncio sui provvedimenti del governo
COMMENTA E CONDIVIDI

In luglio in Italia sono state immatricolate 113.777 autovetture con una crescita del 5,02% rispetto allo stesso mese del 2013. Il consuntivo dei primi sette mesi dell’anno chiude con 871.334 immatricolazioni con un incremento del 3,65%.

La crescita di luglio è coerente con l'andamento dei primi sei mesi del 2014 che, dopo l’inversione di tendenza di dicembre, hanno fatto registrare una serie di incrementi ad una cifra, salvo che in maggio in cui le vendite hanno accusato un modesto calo (-3,83%).

Dopo una caduta sui livelli ante-crisi, che nel 2013 ha toccato il 47,7% il mercato italiano dell’auto sembra quindi destinato a stabilizzarsi leggermente al di sopra del livello dello scorso anno, mentre negli altri mercati della fascia meridionale dell’Eurozona, fortemente penalizzati (come il nostro) dalle politiche di austerity, è in atto un recupero molto più robusto. A fine giugno ad esempio il mercato greco cresce infatti del 23,4%, quello portoghese del 37,7% e quello spagnolo (grazie anche a un piano di incentivi) del 17,8%.
 
D’altra parte, sostiene il Centro Studi Promotor, l’andamento sostanzialmente piatto del mercato automobilistico italiano «è coerente con la situazione di stagnazione in cui è entrata l'economia italiana». Uno stimolo per favorire un rafforzamento del recupero in atto ed avere così tassi di crescita a due cifre anche in Italia «potrebbe venire dal programma di agevolazioni fiscali annunciato martedì scorso dal Ministro Lupi, a patto però che all’annuncio segua in tempi rapidissimi un provvedimento immediatamente esecutivo. Se così non fosse si potrebbe avere un impatto fortemente negativo sul mercato in quanto l’attesa delle agevolazioni annunciate potrebbe far rinviare anche decisioni di acquisto già mature». Ovviamente - sottolinea il Centro Studi Promotor - «è anche necessario che le agevolazioni fiscali annunciate abbiano un contenuto economico tale da stimolare la domanda».
 
La prospettiva adombrata dal Ministro Lupi viene però vista con cautela dagli operatori del mercato dell’auto. Dall’inchiesta congiunturale mensile condotta dal Centro Studi Promotor emerge infatti che la quota dei concessionari che prevedono a tre-quattro mesi domanda stabile o in aumento in luglio è salita in misura non significativa rispetto a giugno passando dal 60% al 62%. D’altra parte, dalla stessa fonte emerge che la modesta crescita delle immatricolazioni in luglio è dovuta in larga misura alla raccolta ordini dei mesi precedenti, mentre per il mese di luglio ben il 76% dei concessionari dichiara un livello di acquisizione di ordini basso e il 73% dichiara anche una bassa affluenza di visitatori negli show room.
 
Sulla base di queste indicazioni il Centro Studi Promotor ritiene possibile «in mancanza delle agevolazioni fiscali annunciate, che il mercato italiano abbia difficoltà nei prossimi mesi a mantenere anche il modesto tasso di recupero della prima parte del 2014, confermando la sua previsione di 1.350.000 immatricolazioni nell’intero 2014, con un incremento sul 2013 che potrebbe essere quindi del 3,5% e quindi decisamente inferiore ai tassi di crescita del 2014 dei paesi dell’Eurozona più fortemente colpiti dalla crisi dell’economia e dell’auto degli ultimi anni».
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: