lunedì 27 agosto 2018
Trump esulta: ottimo affare. Manca ancora il via libera del Canada che non ha partecipato ai negoziati
Accordo raggiunto tra Usa e Messico sulla revisione del Nafta
COMMENTA E CONDIVIDI

Gli Stati Uniti e il Messico hanno raggiunto un accordo preliminare per riscrivere alcune parti fondamentali del North American Free Trade Agreement (Nafta) dopo mesi di negoziati che sembravano essere approdati su un binario morto. L'accordo al momento non tiene conto del Canada, che non ha preso parte agli incontri negoziali delle ultime settimane a Washington, ma potrebbe aderire in un secondo momento. Si tratta di un successo per il presidente Usa Donald Trump, che ha più volte puntato il dito contro il Nafta (che risale al 1994) definendolo il peggior accordo commerciale della storia. L'accordo preliminare è incentrato sulle regole che governano l'industria automobilistica e per il momento non comprende altre questioni di contrasto tra i tre Paesi. La revisione del Nafta deve essere approvata dal Congresso, dove è presente una pattuglia di repubblicani critica nei confronti dei progetti di riforma dell'accordo presentati da Trump.

«È un'incredibile intesa per Stati Uniti e Messico. È un gran giorno per il commercio» ha detto Trump. «Lo chiameremo Accordo commerciale Usa-Messico. È un'intesa incredibile per entrambi i paesi. Toglieremo il nome Nafta, che ha una connotazione negativa perché gli Stati Uniti sono stati penalizzati dal Nafta» ha sottolineato Trump, nello studio ovale, in collegamento telefonico con il presidente messicano uscente Enrique Pena Nieto. «Vedremo se il Canada farà parte dell'accordo» ha aggiunto il presidente che non esclude l'ipotesi di un'intesa separata con i vicini del nord. «Le negoziazioni cominceranno presto, chiamerò il primo ministro. Con il Canada, la cosa più semplice che possiamo fare è imporre tariffe sulle loro auto...». Segnali di apertura anche dal Canada: il portavoce del ministro degli esteri canadese Chrystia Freeland ha detto che il governo firmerà l’accordo solo se «è buono per il Paese».

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: