lunedì 28 maggio 2018
Merkel: «I princìpi dell'eurozona vanno rispettati». Le Pen parla di «golpe». Reynders: ora un governo con cui Bruxelles possa lavorare
Macron loda il «coraggio» di Mattarella. Berlino: serve un governo pro-Ue
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Marine Le Pen non si trattiene e arriva a parlare polemicamente di “golpe” per la situazione politica italiana. "Per la prima volta dalla crollo dei regimi autoritari in Europa – si legge in una nota della leader del Front National francese -, un Paese europeo viene messo di fronte ad un reale colpo di Stato, il cui obiettivo è sovvertire l'obiettivo delle urne e imbavagliare istituzionalmente la democrazia. Ovviamente dietro questo colpo di forza dobbiamo vedere la mano di Bruxelles, dei mercati finanziari e della Germania".

Di segno completamente opposto le parole del presidente francese Emmanuel Macron, che ha invece lodato le decisioni prese dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, sottolineandone il "coraggio" e la "responsabilità". Il capo dell'Eliseo ha aggiunto che Mattarella svolge un ruolo essenziale per la democrazia e ha sottolineato che l'Italia è una parte necessaria del progetto europeo.

"Vogliamo collaborare con tutti i governi, ma ci sono anche dei princìpi nell'eurozona", sottolinea da parte sua Angela Merkel. "Ovviamente ci saranno dei problemi. Anche all'epoca, con la Grecia di Tsipras, ci furono problemi, e poi ci siamo accordati - ha aggiunto la cancelliera -. Lavorammo per molte, molte notti fino ad arrivare ad un accordo". Per il capo del governo tedesco, però, “ne vale la pena, l'Italia è un membro importante dell'Ue". Di “speranza che l’Italia abbia presto un governo stabile e pro-Europa” ha parlato il ministro tedesco per gli affari Ue Michael Roth. Che poi ha ammesso: "In Germania dovremmo astenerci dal dare consigli sulla formazione di un governo, visto che a noi sono voluti sei mesi per formare una coalizione".

Per il ministro degli Esteri spagnolo Alfonso Dastis, quanto avviene in Italia "non va ovviamente a beneficio" della stabilità dell'eurozona e dell'Ue. "In un momento in cui eravamo immersi nel processo di riforma dell'eurozona e del rafforzamento dell'Ue davanti alla minaccia populista, questo non contribuisce a rafforzare l'immagine, l'idea e la stabilità dell'Europa", è la posizione di Dastis.


Dalla Finlandia, il ministro degli Esteri Timo Soini sottolinea che "naturalmente è una questione di pertinenza dell'Italia, che è un Paese sovrano, ma non sembra molto facile ora formare un governo. Tuttavia temo che, se ci saranno nuove elezioni, potrebbe esserci lo stesso tipo di risultato. Sta agli italiani ora trovare una soluzione". “L'ideale è andare verso un governo con cui l'Ue possa lavorare”, ammette da parte sua il ministro degli Esteri belga Didier Reynders, che ritiene fondamentale “privilegiare la messa in piedi di un governo stabile”.

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