sabato 18 novembre 2023
Un progetto Melinda, realizzato con la tecnologia Leitner, farà "volare" le casse di mele - 40mila tonnellate l'anno - dalla miniera dove sono stoccate alla sala di lavorazione
In Val di Non le mele viaggeranno in funivia
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Una funivia monofune ad agganciamento automatico a tre piloni con 11 piloni di sostegno (di cui 6 in galleria) della lunghezza di 1.300 metri e dislivello di 87 metri, capace di trasportare ogni ora 460 contenitori impilabili (chiamati bins), alla velocità di 5 metri al secondo.

Firmato dall’altoatesina Leitner, partirà dalla sala di lavorazione di Predaia e arriverà alla Miniera di Rio Maggiore, all'interno delle cave dove si estraeva la dolomia, in Val di Non. Il percorso proseguirà per altri 430 metri all'interno di una galleria per raggiungere le celle ipogee, una sorta di frigorifero naturale a temperatura controllata che fa risparmiare il 30% di energia elettrica rispetto ad un magazzino tradizionale evitando, inoltre, di costruire nuovi edifici all'esterno.

Sarà una vera funivia delle mele che permetterà di evitare 6mila viaggi su camion, per un totale di 12mila chilometri l’anno, determinando una forte diminuzione delle emissioni di CO2. Per gestire gli stessi volumi movimentati dalla nuova infrastruttura, durante il periodo di stoccaggio autunnale delle celle, sarebbero necessari 10 camion che dovrebbero effettuare complessivamente 80 viaggi al giorno, trasportando ciascuno 36 bins.

Il progetto, ideato da Melinda, ha vinto il bando per le migliori idee per lo sviluppo della logistica agroalimentare, classificandosi al 2° posto su oltre 100 proposte che accederanno ai fondi Pnrr. Usufruirà di un contributo a fondo perduto di poco più di 4 milioni di euro, che servirà a coprire il 40% dei 10 milioni necessari per realizzare l’opera.

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