mercoledì 18 dicembre 2019
Nel terzo trimestre dell'anno, sulla base degli ultimi dati Istat, l'occupazione stimata è pari a 23 milioni 398 mila persone, in crescita su base annua (+0,6%, +151 mila)
Più contratti stabili, frenano i somministrati
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Nel terzo trimestre dell'anno, sulla base degli ultimi dati Istat, l'occupazione stimata è pari a 23 milioni 398 mila persone, in crescita su base annua (+0,6%, +151 mila) e sostanzialmente stabile rispetto al trimestre precedente. In base alle Comunicazioni obbligatorie del ministero del Lavoro, nel complesso le attivazioni di rapporti di lavoro nel terzo trimestre sono state due milioni 530 mila e le cessazioni due milioni 468 mila, determinando così un saldo positivo di 63mila posizioni di lavoro dipendente. La crescita congiunturale delle posizioni lavorative dipendenti, sottolinea la nota congiunta, riguarda con meno intensità le posizioni a tempo indeterminato (+28mila rispetto a +131 mila nel secondo trimestre e +195 mila nel primo), mentre quelle a tempo determinato (+34mila) tornano ad aumentare dopo

due trimestri di calo. Queste tendenze sono influenzate dal rallentamento delle trasformazioni a tempo indeterminato (80mila, rispetto a 158mila del secondo trimestre). L'incidenza delle trasformazioni sul totale degli ingressi a tempo indeterminato (attivazioni e trasformazioni) scende dal 22,3% dello scorso trimestre 2019 al 12,8%. Su base annua la dinamica delle posizioni a tempo determinato risulta negativa (-149mila) per la terza volta consecutiva. Tale andamento si accentua nei dati Inps-Uniemens (-190mila nel terzo trimestre 2019) che comprendono anche il lavoro in somministrazione e a chiamata. Le posizioni lavorative a tempo indeterminato presentano un aumento nei dati delle Comunicazioni obbligatorie (+517 mila su base annua) in accelerazione rispetto ai tre trimestri precedenti (+475mila, +408mila e +237mila); del tutto analoga, viene sottolineato, la crescita nei dati Inps (+506mila), più sostenuta in confronto ai tre trimestri
precedenti (+477 mila, +414 mila e +256 mila).

Il tasso di disoccupazione nel terzo trimestre, invece, si porta al 9,8%, il valore più basso dal primo trimestre nel 2012. quanto si legge nella nota trimestrale sull'occupazione relativa al terzo trimestre diffusa da Istat, ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, Inps, Inail e Anpal. Il tasso di occupazione 15-64 anni, prosegue la nota, pari al 59,2% è invece il più alto della serie storica.



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