mercoledì 17 febbraio 2016
In Italia, il tasso di occupazione "rosa" è tra i più bassi d’Europa e la natalità è ai minimi storici. «Più le donne sono indipendenti, più si sentono sicure e possono progettare la loro vita familiare e la loro maternità». Lo sostiene Paola Diana (nella foto), imprenditrice, fondatrice e presidente di Pari Merito.
«La salvezza del mondo passa dal lavoro femminile»
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In Italia, il tasso di occupazione femminile è tra i più bassi d’Europa e la natalità è ai minimi storici: fra 40 anni, il nostro sarà un Paese di vecchi, poveri. Eppure  l'economia al femminile potrebbe generare veri e propri moltiplicatori che produrrebbero effetti di crescita nel settore dei consumi, dei servizi, degli investimenti e dell’innovazione, contribuendo allo sviluppo dell’intero sistema. Un altro fondamentale effetto dell’occupazione femminile è l’aumento della fecondità e della natalità: più le donne sono indipendenti, più si sentono sicure e possono progettare la loro vita familiare e la loro maternità. Lo sostiene Paola Diana, imprenditrice, fondatrice e presidente di Pari Merito. Attraverso l’analisi dei dati e le storie di donne lavoratrici, contenuti nel suo ultimo saggio La salvezza del mondo. Donne: fattore di cambiamento del XXI secolo (edito da Castelvecchi), mostra come lo sviluppo del lavoro femminile sia il fattore di cambiamento sociale che può risollevare le sorti del nostro Paese e una concreta speranza per il futuro del Pianeta. Non si può parlare di crescita e sviluppo senza investire sulle energie delle donne."Da anni - spiega l'autrice - mi occupo di tematiche relative a welfare e pari opportunità, in particolare del lavoro femminile, tramite l'osservatorio Pari Merito. E mi sono resa conto che in questa civiltà non può esserci crescita vera, se le donne non saranno messe al centro dello scacchiere. Scacchiere non solo sociale, ma anche politico ed economico. Il problema è che la cultura maschile-maschilista deve cambiare con l'apertura di un dibattito internazionale anche politico. La mia prospettiva è, infatti, l'internazionalizzazione del femminismo, affinché la diplomazia tenga conto del rispetto dei diritti delle donne che, purtroppo ancora manca in molti Paesi". Il rispetto dei diritti delle donne è un po' il termometro che misura se un Paese è malato o meno. "In Italia siamo messi male - chiarisce - per questo un dovere sociale è quello di sensibilizzare su questo tema. Come Parimerito abbiamo presentato il Bonus care: una proposta di legge tributaria che prevede una detrazione del costo del collaboratore domestico per donne lavoratrici, sia dipendenti che titolari di azienda o lavoratrici autonome. Questa norma  avrebbe tre benefici effetti sul sistema economico e sociale italiano: l’aumento del tasso di occupazione femminile, l’aumento del tasso di natalità e l’emersione del lavoro sommerso nel comparto domestico. Una leva fiscale dunque per aiutare le donne che lavorano a rimanere sul mercato".Nel libro c'è un excursus sulla condizione femminile attraverso lo spazio e il tempo, centrato sulle sfide dell'economia al femminile, con un messaggio chiaro: solo le donne possono salvare il mondo in cui viviamo. Ma di certo non da sole. Soltanto attraverso la valorizzazione di tutti i talenti si può migliorare lo stato delle cose.
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