venerdì 2 dicembre 2022
La previsione per il 2050 è che crescerà fino a coinvolgere circa 100 milioni di persone in tutto il mondo
Anche il designer è in continua evoluzione

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Secondo un sondaggio condotto da Nielsen Norman Group, dal 1983 al 2017 la professione di User experience designer è cresciuta da 1.000 a circa un milione di professionisti nel mondo. La previsione per il 2050, inoltre, è che la professione crescerà fino a coinvolgere circa 100 milioni di persone. Sembra dunque, che la domanda sia sempre di più in crescita, sia perché la tecnologia si evolve a una velocità molto elevata diventando accessibile a più persone e le nuove richieste (e di conseguenza il comportamento degli utenti induce le aziende a pensare a come sviluppare prodotti con esperienze e interazioni migliori) sia perché le aziende che non si preoccupano dei propri utenti e di come risolvere i propri problemi possono subire perdite significative. Il rapporto sulle tendenze di Internet della società di consulenza Kpcb ha mostrato che aziende come Amazon, Facebook e Google considerano prioritario il design delle loro piattaforme. Tutte e tre le aziende hanno aumentato i loro team di progettazione del 65% lo scorso anno. Insomma un’attività che gode di ottima salute. La conferma arriva anche da Raffaele Boiano, ceo e co-fondatore di Fifth Beat, studio indipendente di design driven innovation (nato con l’obiettivo di ottimizzare, trasformare e innovare prodotti e servizi a partire dai bisogni e dalle necessità delle persone). Inoltre è anche professore di Ux Design in Pssd e insegnerà nel nuovo corso di Ux del master in Design Management di UniRufa, dedicato a formare professionisti per grandi aziende private, pmi, amministrazione pubblica e organizzazioni non profit. «Il master - spiega Boiano - si propone come un laboratorio formativo nell’ambito dello human-centered design applicabile a un ventaglio di settori molto ampio: arte e cultura, salute e benessere, viaggi e turismo, formazione, energia e politiche pubbliche. Una particolare attenzione è dedicata al Systemic design e al Design Management, sia come comprensione delle dinamiche di organizzazione aziendale, modelli di business e piani di sviluppo e autofinanziamento, sia più immediatamente legato all’ideazione, programmazione, gestione e valutazione di progetti di design-driven. Viene approfondito il Design thinking, inteso come approccio critico e strategico nella lettura dei contesti, nell’individuazione di scenari futuri, e nello sviluppo di nuovi prodotti e servizi, e lo User-experience design e l’Engagement design che permettono di elaborare soluzioni creative e innovative grazie alle potenzialità delle tecnologie digitali e del visual design, fino allo strategic brand management come capacità di definire identità di brand potenti e di comunicare in maniera originale con utenti e stakeholder. I corsi iniziano nel mese di marzo e prevedono una frequenza obbligatoria fino a febbraio, comprese 250 ore di tirocinio». Mentre solo il 37% degli User experience researcher ha affermato di aver appreso le proprie capacità di ricerca attraverso un percorso“formale” all'Università. Quasi altrettanti (35%) hanno appreso competenze specifiche direttamente sul posto di lavoro, principalmente per soddisfare un'esigenza aziendale immediata. Infine, il 17% ha imparato da autodidatta e l’8% tramite Uxr bootcamp. Il 77% degli Uxr ha iniziato la propria carriera in un campo diverso. Le persone che sono passate alla ricerca sugli utenti provengono per la maggior parte da Design (21%), Marketing (20%), Istruzione (13%) e Antropologia/Sociologia (11%). Proprio quest’anno Google ha lanciato il suo certificato di progettazione Ux: sono stati 405mila i nuovi Ux designer certificati, a riprova di come si tratti di una professione sempre più in rampa di lancio. Inoltre, il 2022 è stato anche l'anno in cui Glassdoor ha evidenziato lo Ux designer come uno dei 50 migliori lavori in America. Infine, sempre più designer stanno lanciando corsi on line e comunità Ux a pagamento, oltre a vendere kit Ui o Nft. Inoltre il IV rapporto 2022 di UserZoom, piattaforma di ricerca All-in-One User Experience (Ux) per l'impresa, ha indagato lo stato dell’esperienza dell’utente, misurando dunque la “temperatura” della Ux per coglierne le tendenze, le sfide e le opportunità future. Il sondaggio è stato condotto tra 693 professionisti dell'esperienza digitale in 42 Paesi (Italia esclusa). I rispondenti includono C-Levels, Vps, Svps, director, manager e singoli che hanno deciso di contribuire. In particolare, il 45% delle aziende non riesce a integrare correttamente la ricerca degli utenti nell'intero ciclo di vita dello sviluppo del prodotto, nonostante questa sia una chiara leva di crescita aziendale. Nel 2022, le organizzazioni più innovative stanno spostando la gestione e la strategia dell'Ux a livello di top management, lasciandosi alle spalle la maggior parte delle realtà che considerano ancora la gestione dell'Ux una considerazione principalmente tattica. Le organizzazioni attualmente tendono a utilizzare l'Ux per scoprire problemi di usabilità (68%) e convalidare i progetti (66%) piuttosto che per guidare la strategia o l'innovazione del prodotto (50%) o misurare le prestazioni dell'Ux rispetto alla concorrenza (36%). «La Ux design - conclude Boiano - è una disciplina che negli ultimi 20 anni ha fatto evidenti passi da gigante, aiutata da un lato dagli sviluppi sempre più crescenti della tecnologia e dall’altro lato dall’importanza sempre più rilevante del ruolo dell’esperienza quando si progettano prodotti o servizi. Il termine stesso “User Experience” è nato grazie a Donald Norman negli anni ‘90 per rivendicare la complessità delle interazioni uomo-macchina. Oggi, studiare le modalità con cui le persone si approcciano ai mezzi e comprenderne i percorsi e gli stati d’animo ci consente di studiare l’esperienza reale che vivranno gli utenti e di progettare, dunque, tenendo alla base i loro bisogni e le loro necessità. Per questo motivo, chi si occupa di User Experience non si basa sulla propria percezione delle cose, ma si avvale di una fitta ricerca e dall’utilizzo dei dati, il tutto volto a una profonda conoscenza degli utenti con lo scopo di rendere le loro interazioni soddisfacenti e appaganti. Se la progettazione può essere applicata anche a elementi analogici, è chiaro che l’evoluzione delle nuove tecnologie ha fatto sì che lo Ux designer si rivolga soprattutto alla progettazione di prodotti digitali e non stupisce dunque che la richiesta di questa figura professionale sia in aumento».

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