sabato 7 novembre 2020
3D4BRASS realizzata da Ivano Corsini produce il componente finale senz passaggi intermedi
La prima stampante per ottone è italiana
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Ivano Corsini, produttore della prima stampante 3D ottimizzata per la produzione di acciai, dà una svolta all’additive manufacturing. L’imprenditore bolognese, a capo di Autebo SpA e di 3D4MEC Srl, ha realizzato la prima stampante 3D Powder Bed Fusion specializzata nel processo di tutte le leghe di ottone con percentuale di zinco inferiore al 45% e che non contengono arsenico.

Si tratta della 3D4BRASS ed è nata dall’esigenza di Rubinetterie Bresciane Bonomi, azienda specializzata nella produzione di rubinetterie e raccorderia, di creare velocemente componenti funzionali per la validazione di preserie. Con 3D4BRASS è possibile produrre ottone senza utilizzare altri materiali come la cera o il collante, diversamente da tutti gli altri metodi produttivi. Stampare in 3D non significa produrre lo stampo in 3D, ma produrre direttamente il componente finale, senza passaggi intermedi. Grazie alla tecnologia Powder Bed Fusion è possibile produrre un componente 100% ottone, fondendo assieme le particelle di polvere che, una volta consolidate, creano componenti con caratteristiche meccaniche idonee ad una produzione meccanica. I test dimostrano che si raggiunge una densità pari o superiore a quella della billetta integra, prima del processo di atomizzazione. Fra tutte le tecnologie additive esistenti, solo la Powder Bed Fusion permette di ottenere componenti con un’altissima resistenza e una precisione di dettaglio fino agli 0.25 mm.

La tecnologia 3D4BRASS si adatta alla produzione di piccoli lotti e preserie e diventerà il cavallo di battaglia dei produttori di minuteria, gioielleria, rubinetteria, valvolame e di tutte le aziende che devono produrre oggetti di precisione. Con la stampante 3D4BRASS si velocizza la produzione perché si possono stampare più preserie di diverse geometrie e dimensioni in un unico ciclo di stampa che richiede poche ore. I componenti ottenuti sono funzionali e pronti per essere utilizzati e venduti. Con questa tecnologia non ci sono più limiti di design dati dagli stampi, ma si può modificare la geometria di ogni singolo pezzo in poco tempo. Grazie all’additive manufacturing, 3D4BRASS realizza geometrie impossibili, ovvero componenti cavi al loro interno e composti da canali conformati, senza dover svuotare o togliere il materiale nelle post lavorazioni. «Quando ho ricevuto la richiesta di Rubinetterie Bresciane Bonomi di verificare la fattibilità di leghe di ottone in stampa 3D PBF, ero al corrente del fatto che già in molti avessero provato a svilupparla senza successo. È stata una sfida importante, ma ero determinato a portarla fino in fondo, forte dell’esperienza maturata in questi anni di sviluppo di stampanti 3D industriali specialistiche» ha sottolineato Corsini.

La stampante 3D4BRASS sarà sul mercato a partire dal terzo trimestre 2021 e avrà un prezzo di vendita che si aggirerà intorno ai 400mila euro. Sarà possibile iniziare l’iter di preordine e di valutazione da gennaio 2021.

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