martedì 20 ottobre 2015
«Il settore della cosmetica - spiega Gian Andrea Positano, responsabile del centro studi di Cosmetica Italia - conta 35mila occupati ma, considerando anche estetiste, make up artist, commesse beauty, arriviamo a quota 200mila».
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"La bellezza non conosce crisi. È il caso del settore legato alla cosmetica, che continua a registrare numeri positivi, sia in termini di vendite di prodotti che di lavoro". A dirlo Gian Andrea Positano, responsabile del Centro studi di Cosmetica Italia. "Il settore - spiega Positano - conta 35mila occupati ma, considerando anche estetiste, make up artist, commesse beauty, arriviamo a quota 200mila. Un esercito di addetti dunque che, nonostante la crisi, dimostra che il settore della cosmetica va avanti. Con un fatturato complessivo prossimo ai 14 miliardi di euro -sostiene- emerge la forza della filiera lunga della cosmetica italiana (dagli ingredienti cosmetici alle macchine per la produzione, all’imballaggio, fino al prodotto finito), che incorpora realtà produttive a monte e a valle, oltre che realtà a diretto contatto con il cliente"."Mantenere in forma, sana e giovane la nostra pelle - afferma Antonino Di Pietro, presidente fondatore Isplad e direttore Istituto dermoclinico Vita Cutis Milano - è importante per migliorare la qualità di vita e concorrere a uno stato di benessere generale. Per far ciò, occorre rivolgersi a coloro che possono essere definiti i sacerdoti del benessere e della bellezza, dermatologo ed estetista. Mentre il dermatologo -fa notare- si interessa ed è competente di tutta la pelle nel suo spessore e nei rapporti con tutti gli altri organi, l’estetista si occupa infatti dell’aspetto più superficiale e visibile della cute e non può intervenire con cure o strumenti invasivi".
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