giovedì 16 marzo 2023
L'istituto in difficoltà ottiene una linea di credito garantito da 50 miliardi di franchi per accompagnarne la ristrutturazione. In Borsa il titolo fa +20% e spinge al recupero dei mercati europei
La sede della banca centrale svizzera, a Zurigo

La sede della banca centrale svizzera, a Zurigo - Bns

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La Banca nazionale svizzera è intervenuta in aiuto di Credit Suisse, la seconda banca del Paese in forte difficoltà.

Credit Suisse otterrà dalla banca centrale un prestito fino a 50 miliardi di franchi svizzeri nell’ambito di un programma di prestiti garantiti e liquidità a breve termine, dando in garanzia «asset di alta qualità». La banca svizzera ha anche annunciato l’avvio di un’offerta per ricomprare proprie obbligazioni in euro e in dollari per 3 miliardi di franchi complessivi.

«Queste misure dimostrano un'azione decisiva per rafforzare Credit Suisse mentre continuiamo la nostra trasformazione strategica per fornire valore ai nostri clienti e ad altri stakeholder. Ringraziamo la Banca nazionale svizzera e l’Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari mentre eseguiamo la nostra trasformazione strategica. Io e il mio team siamo decisi ad andare avanti rapidamente per offrire una banca più semplice e mirata, costruita intorno alle esigenze dei clienti» ha detto il ceo Ulrich Körner.

Le azioni della banca, quotate a Zurigo, sono in ripresa: a un’ora dall’apertura guadagnano il 20%. L’effetto “solievo” si è allargato al resto del settore bancario europeo. In Italia a un’ora dall’apertura l’indice Ftse Mib dopo la caduta di martedì segna +0,7%.



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