sabato 25 novembre 2023
A Baveno il Forum internazionale di settore voluto dal ministro Santanché con tutte le istituzioni e gli operatori. Meloni: «Nei primi 4 mesi del 2023 abbiamo avuto il 43% di turisti in più»
Turisti al Colosseo di Roma, il monumento più visitato al mondo

Turisti al Colosseo di Roma, il monumento più visitato al mondo - Ansa

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«Il turismo è uno dei motori trainanti dell'Italia, uno degli asset strategici del sistema produttivo, comparto fondamentale per la nostra economia e prestigio», ma «purtroppo spesso è stato trascurato e a volte snobbato ed è un errore gravissimo». Così la premier Giorgia Meloni, ospite in collegamento stamattina del Forum internazionale del turismo,“Meraviglia, gli Open”, a Baveno sul lago Maggiore. Un appuntamento fortemente voluto dal ministero del Turismo per riunire il governo, istituzioni nazionali e internazionali, assessori regionali, rappresentanti di categoria e operatori del settore con l’obiettivo di promuovere un confronto sui risultati, le potenzialità e le prospettive del comparto. Disegnare una strategia unica e condivisa per definire il turismo di oggi e di domani, attorno alle parole «visione, azione, futuro». In un’ottica di «squadra», come sottolineato dalla ministra del Turismo, Daniela Santanchè, animatrice dell’evento. Pperché se è vero che è l'attaccante che butta la palla in rete, è la squadra che costruisce l'azione ed è determinante per il successo del match: «Dobbiamo avere la grande ambizione di far ritornare la nostra nazione al primo posto del podio nella classifica di tutti i Paesi del mondo. E dobbiamo tornare a essere orgogliosi di essere italiani».

I numeri di quest’anno segnano risultati significativi che riportano il turismo alla “grandeur” del pre-Covid. «Nei primi 4 mesi del 2023 abbiamo avuto il 43% di turisti in più e abbiamo 130 mila occupati del settore», sottolinea la premier. La ministra Santanché ieri aveva puntato sul dato del primo semestre con «le presenze nelle strutture ricettive aumentate del 13,3%, mentre i passeggeri aerei sono aumentati del 29,7% rispetto agli stessi sei mesi del 2022. Tra giugno e agosto, inoltre, si sono registrate oltre 100 milioni di presenze straniere».

Passeggeri, presenze e viaggi che generano economia. L'industria turistica posiziona l'Italia al settimo posto in Europa per l'incidenza sul Pil nazionale, generando un effetto moltiplicativo pari a 2,3 grazie alla creazione di filiere sul territorio nazionale, rappresentando il 13% del Pil italiano e contribuendo con 255 miliardi di euro e 2,7 milioni di posti di lavoro, pari all'11% del totale degli occupati. Nel 2023 si stima che la spesa del comparto turistico ammonterà a 155,2 miliardi, poco meno di 1/3 della spesa turistica deriva dal comparto internazionale - ma certo può fare molto di più.

Un momento del Forum internazionale sul Turismo a Baveno, 24 e 25 novembre

Un momento del Forum internazionale sul Turismo a Baveno, 24 e 25 novembre - Ansa

Per la prima volta ci sarà un G7 interamente dedicato al turismo, ha evidenziato Santanchè, precisando, nell'intervento conclusivo del Forum, che l'evento si svolgerà nel mese di luglio. Prenderanno il via nel 2024 anche i "Verticali del Turismo", una serie di appuntamenti tematici che si svolgeranno in ogni Regione d'Italia, al fine di approfondire le diverse specificità e peculiarità regionali, «vere e proprie verticali su cui poggia l'industria del turismo, rafforzandone la valorizzazione in termini di attrattività turistica con lo scopo di liberare tutto il potenziale a oggi latente e inespresso dei vari territori». Il primo "Verticale" si terrà a Milano, in occasione della Borsa internazionale del turismo, nel mese di febbraio.

La kermesse si era aperta ieri con l’appello del presidente del Senato, Ignazio La Russa: «Bisogna mettere l'amore per l'Italia davanti a tutto, anche agli interessi di bottega, evitando posizioni strumentali per perseguire il comune obiettivo di dare all'Italia quel posto che merita nel turismo nel mondo». Un segmento che promette di dare grandi risultati su questo e in vista dell'anno delle radici italiane (il 2024), con il turismo delle origini. Secondo Confcommercio rappresenta una domanda potenziale, di dimensioni sorprendenti: si va dai poco più di 6 milioni di nostri concittadini residenti all'estero, che diventano 80 milioni con i discendenti e oriundi Italiani. Le nostre comunità all'estero spiccano per essere delle grandi promotrici naturali del Paese: l'87%, al rientro dal viaggio in Italia, consiglia caldamente le nostre destinazioni a parenti, amici e conoscenti. Sono clamorosi influencer: il 61% di chi è venuto nel nostro Paese lo ha fatto 3 volte o più nella sua vita e un ulteriore 27% è venuto due volte. Alloggiano prevalentemente in alberghi e strutture turistico ricettive, pur riservando attenzione anche all'ospitalità presso parenti. Ciò che rende particolarmente apprezzabili i turisti delle radici, oltre al fatto che si considerano Italiani come noi, è che, al rientro, portano con sé, e fanno conoscere, le produzioni più eccellenti del nostro made in Italy: enogastronomia, abbigliamento, artigianato, calzature, gioielli e libri. «L'obiettivo non è farli tornare nelle grandi città - dice il ministro degli Esteri Antonio Tajani - ma nei piccoli borghi da dove provengono i loro antenati. Vogliamo far sì che tutta l'Italia possa essere meta turistica, per questo sto coinvolgendo tutti in sindaci dei Comuni sotto i 5mila abitanti».

Visitatori in piazza Duomo a Milano. Per il capoluogo lombardo è record di turisti

Visitatori in piazza Duomo a Milano. Per il capoluogo lombardo è record di turisti - Fotogramma

Spazio anche al turismo accessibile con la ministra per le Disabilità Alessandra Locatelli che annuncia un protocollo d'intesa tra il ministero della Disabilità e il ministero del Turismo per offrire sempre più qualità. Santanchè chiarisce subito il concetto: «Non voglio più vedere un albergo che magari ha delle camere attrezzate per i disabili ma fanno schifo come se fossero turisti di serie B, devono avere gli stessi confort, non sono cittadini di serie B». Santanché non dimentica poi che il luogo dove si svolge il forum è a una manciata di chilometri da dove il 23 maggio del 2021 la cabina numero 3 della funivia del Mottarone si schiantò a terra uccidendo 14 persone. E con il governatore Aberto Cirio annuncia: entro l'estate del 2025 con 15 milioni messi da MiTur e Piemonte tornerà in funzione.

Tra i molti rappresentanti presenti, anche il presidente di Confindustria Carlo Bonomi secondo cui «il turismo è sottovalutato e può diventare la prima industria» e quello di Federalberghi, Bernabò Bocca che sottolinea come nei prossimi 2 anni molte grandi catene di hotel apriranno in Italia ma l'importante sono i servizi che «il turista trova fuori e da noi trova le file dei taxi». Ieri anche un panel sul turismo organizzato. «Per me le agenzie di viaggio e i tour operator fanno parte del turismo in maniera imprescindibile. Le esigenze del turista stanno cambiando, ma quando si parla di alzare il target della qualità, voi siete gli unici che potete confezionare l'abito su misura del turista», ha detto la ministra Santanchè. Il turismo organizzato è un mercato che pesa «circa 13 miliardi di euro, è composto da 10mila imprese e occupa circa 80mila persone», ha ricordato Pier Ezhaya (Astoi Confindustria Viaggi). Aziende le cui dimensioni mediamente piccole si traducono spesso in «difficoltà di investimenti in ricerca e studi di mercato». «La squadra è fondamentale nel turismo» ha confermato Franco Gattinoni (Fto), sottolineando l'interconnessione tra i diversi settori produttivi e il turismo «vero e proprio» e la capacità di aiutarsi vicendevolmente. «Nel turismo la squadra è fondamentale. Abbiamo bisogno del trasporto, dell'albergo, del ristorante, del noleggiatore, di tutta la catena del comparto», ha detto, fra le altre sigle Giuseppe Ciminnisi di Fiavet.

In cammino sui sentieri della Marmolada, in Trentino

In cammino sui sentieri della Marmolada, in Trentino - Ansa

«Turismo e cultura sono intimamente e strettamente legati uno con l'altro. Tutte le analisi ci dicono che i grandi flussi sono improntati di più sulla cultura. Negli anni '70 c'era un turismo meramente balneare legato alle montagne e ai laghi, ma oggi chi viaggia e fa turismo vuole assolutamente anche conoscere e l'Italia è una superpotenza. Un unicum di sovrapposizioni di civiltà, dai greci ai bizantini passando per molti altri, un susseguirsi di civiltà ognuna delle quali ha lasciato qualcosa», dice il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. Fra i turismi su cui l’Italia può contare c’è poi quello certamente legato agli eventi, pensiamo in prospettiva per esempio alle Olimpiadi di Milano – Cortina, e quel mondo che pone lo sguardo verso l’alto e si muove animato da una dimensione esperienziale. Come i cammini, che conquistano, in ogni regione, sempre più appassionati (si è appena chiuso, fra l’altro, il bando da 4,5 milioni di euro del ministero del Turismo per i cammini religiosi) e le destinazioni religiose, che con il Giubileo alle porte, saranno certamente un approdo fondamentale per pellegrini e non solo.

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