venerdì 13 ottobre 2017
Le mangiano 21 milioni di adulti. Con un miliardo di euro di fatturato è uno dei settori più innovativi dell'industria alimentare. Ogni anno 20 milioni di euro investiti in ricerca e sviluppo
L'innovazione passa dalle merendine
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L'innovazione passa dalle merendine. Qui a Balvano (Potenza) la Ferrero, per esempio, ha investito molte delle sue risorse per realizzare prodotti da forno che verranno consumati non solo dai bambini. Per 21 milioni di adulti, infatti, la merendina è uno snack abituale. Il 65% dei consumatori la sceglie a metà mattino o pomeriggio. Per sette italiani su dieci è il dolce più innovativo. Quattro italiani su dieci negli ultimi anni hanno cambiato abitudini all’acquisto, puntando su merendine con ingredienti di alta qualità, senza glutine o biologiche.


Le merendine rappresentano un quinto del comparto dei prodotti da forno, con un miliardo di euro di fatturato. È il settore che investe di più in ricerca e sviluppo per lo studio e sperimentazione di nuovi prodotti. Anche qui nel profondo Sud si progettano nuovi prodotti non solo tenendo conto dei gusti dei consumatori, ma anche delle loro esigenze etiche e di salute. Non solo meno grassi, zuccheri e sale, ma addirittura con ingredienti dal diverso impatto metabolico o con maggiore presenza di fibre integrali o di ingredienti biologici o senza glutine.

Ci vogliono da uno a cinque anni per lanciare sul mercato una nuova merendina. Circa 100 in media i progetti a cui lavora il settore annualmente. E se ogni anno sul mercato entrano 20-30 nuovi prodotti, resistono sugli scaffali e nei gusti degli italiani merendine presenti sul mercato anche da oltre 40 anni. Lievito madre, assenza di acidi grassi trans, catena di approvvigionamento a filiera corta, materie prime controllate sono le parole d’ordine nella produzione di una merendina di qualità.

Ecco la fotografia di uno dei maggiori successi dell’industria alimentare italiana, la merendina, nei dati e nelle ricerche (fonti Doxa/Iri) di Aidepi, l’Associazione delle industrie del dolce e della pasta, pubblicati in occasione di un viaggio all’interno delle principali aziende del settore – Bauli, Barilla e Ferrero che, insieme, fanno oltre la metà del mercato dei prodotti da forno – per parlare di un’eccellenza italiana che fa della qualità e dell’innovazione i suoi principali fiori all’occhiello.


A fronte di un calo negli investimenti globali (R&S + strutturali) del 2,5% (dati Mediobanca 2017 sui bilanci di 2.065 società italiane) il settore dolciario nel suo complesso si è comportato decisamente meglio, segnando un +17% , con un incoraggiante +25% in un solo anno (2016 rispetto a 2015).


In questo contesto di ripresa il comparto delle merendine vive il suo fermento. Forti anche di una prospettiva che vede un futuro di espansione globale per questi prodotti: dal 2016 al 2021 secondo uno studio Reserch and Markets il mercato dei prodotti da forno raggiungerà i 530 milioni di dollari, con grandi opportunità di crescita in Europa, in Nord America ma anche in India, Cina, Brasile, Argentina e Sudafrica.


Gli investimenti in R&S per la progettazione dei nuovi prodotti e il miglioramento di quelli già a scaffale, raggiungono (e a volte superano) in media, ogni anno, il 2% del fatturato, prendendo in esame i bilanci delle principali aziende del settore.

Parliamo di circa 20 milioni di euro l’anno in media investiti in questa direzione, considerando che le merendine rappresentano circa un quinto del mercato dei prodotti da forno, con un miliardo di euro di fatturato su cinque miliardi di euro totali (dati Aidepi 2016). Un dato significativo per un business che al momento trova il suo sbocco principalmente a livello nazionale (la quota export delle merendine è ancora bassa). Innovativa anche la filosofia che guida questo percorso: si comincia infatti a parlare di ricerca e innovazione responsabile, proprio per indicare quegli investimenti che cercano di privilegiare ragioni e principi di ordine etico e sociale mettendole a monte del processo d’ideazione e progettazione delle nuove referenze.

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