mercoledì 18 ottobre 2023
Ad agosto, secondo l'Istat, i flussi verso i Paesi extra-Ue fanno segnare un +6,9%. Aumento da record per l'export dei beni alimentari, grazie a vino frutta e verdura fresca
L'export italiano cresce trainato dai Paesi extra-Ue

Reuters

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Sono in aumento le esportazioni italiane, un segno più ancora più marcato per le vendite dirette alle aree extra-Ue e che è addirittura da record per quanto riguarda il comparto alimentare. I dati diffusi ieri dall’Istat mostrano, per agosto, una crescita congiunturale per entrambi i flussi commerciali con l'estero, più intensa per le esportazioni (+5,1%) che le importazioni (+3,8%). Su base mensile, l'aumento dell’export è dovuto all'incremento delle vendite verso entrambe le aree, sia verso i Paesi Ue (+3,5%) che quelli extra-Ue (+6,9%). Rapportato al trimestre giugno-agosto, rispetto al precedente, l’export registra un lieve incremento (+0,3%), l'import una riduzione del 2,0%. La stima del saldo commerciale ad agosto è pari a +2.070 milioni di euro (era -9.508 milioni ad agosto 2022).

Dopo la flessione di luglio - commenta l'Istat – l’ aumento dell’export di luglio “è dovuto soprattutto alle maggiori esportazioni di energia, beni di consumo non durevoli e beni strumentali (su cui incide anche la vendita di mezzi di navigazione marittima). Anche l'import torna ad aumentare su base mensile". In termini tendenziali, “l’export torna a crescere sia in valore sia in volume" (+2,5% in termini monetari dal -7,7% di luglio, + 3,4% in volume) "trainato dalle vendite verso i mercati extra-Ue, mentre quelle verso l'area Ue confermano la tendenza negativa in atto da aprile 2023, che coinvolge partner commerciali importanti come la Germania. L’import flette su base annua per il sesto mese consecutivo" (-20,9% in valore, molto più ampia per l'area extra Ue (-32,6%) rispetto a quella Ue (-6,6%). Sempre ad agosto, i prezzi all'importazione diminuiscono dello 0,3% su base mensile e del 12,7% su base annua (da -11,4% di luglio): "Prosegue la dinamica congiunturale negativa e si amplia ulteriormente la flessione tendenziale, ancora soprattutto guidata dagli andamenti dei prezzi di energia e beni intermedi".

Coldiretti, da parte sua, segnala che con un aumento del 7,6% è record storico per l’export alimentare italiano nel mondo, che nei primi otto mesi del 2023 raggiunge i 36,2 miliardi di euro in valore, e questo nonostante le tensioni internazionali sugli scambi mondiali di beni e servizi legati alla guerra in Ucraina. L'alimentare cresce più del triplo del dato generale delle esportazioni, rispetto allo stesso periodo del 2022. Tra i principali Paesi, la crescita più netta per il made in Italy si segnala in Francia con un aumento del 13,5% delle esportazioni alimentari davanti alla Germania (+11,3%), che resta comunque il principale mercato di sbocco; e mentre cresce la Gran Bretagna (+11,2%), preoccupa invece il calo del 2,5% negli Stati Uniti, principale mercato di sbocco fuori dai confini comunitari. Tra i prodotti il re dell’export, anche se in leggera frenata, si conferma il vino, davanti a frutta e verdura fresca, ma nel paniere del made in Italy all'estero recitano un ruolo importante anche pasta, formaggi, olio d'oliva e salumi.

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