giovedì 2 novembre 2023
All'Autorità sono giunte circa 2.000 segnalazioni per il trasferimento di correntisti da Intesa Sanpaolo a Isybank: lo spostamento comporterebbe per alcuni correntisti aumento dei costi
L'Antitrust avvia un'istruttoria su Intesa Sanpaolo e Isybank

Ansa

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L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato un procedimento istruttorio nei confronti di Intesa Sanpaolo e di Isybank, la banca digitale del gruppo Intesa Sanpaolo, con riferimento alla cessione di diverse centinaia di migliaia di correntisti da Intesa Sanpaolo a Isybank. In particolare, sono arrivate all'Autorità circa 2.000 segnalazioni per il trasferimento di correntisti da Intesa Sanpaolo a Isybank. Secondo l'Antitrust la comunicazione inviata sarebbe "ambigua e diffusa con modalità non coerenti con l'importanza della questione trattata".

Lo spostamento, che prevede l'assenza di sportelli fisici ai quali rivolgersi, comporterebbe almeno per alcuni correntisti un aumento dei costi per la tenuta del conto. All'Autorità - si spiega in una nota - sono arrivate circa 2.000 segnalazioni relative al piano di cessione che prevede il trasferimento di clienti che Intesa Sanpaolo definisce, nella comunicazione a loro inviata, come "prevalentemente digitali", ossia i clienti che "hanno familiarità con i servizi e i canali digitali, nonché i clienti consumatori che, in ogni caso, fanno un utilizzo nullo o limitato della filiale". Nello stesso documento ai clienti è stata data la mera facoltà di dichiararsi "non prevalentemente digitali". Sotto la lente dell'Antitrust sono finite le modalità con cui le due società hanno comunicato e realizzato il trasferimento.

I consumatori hanno lamentato che la comunicazione è stata recapitata nell'Internet banking o nell'app di Intesa Sanpaolo senza alcuna particolare evidenza e in un periodo dell'anno in gran parte coincidente con le ferie estive. Pertanto, i correntisti - spiega l'Antitrust - "non avrebbero avuto piena contezza del trasferimento del proprio conto presso un altro operatore e anzi spesso ne sono venuti a conoscenza soltanto dopo la data ultima fissata da Intesa Sanpaolo per poter esprimere il proprio diniego al passaggio. La stessa facoltà di opporsi al trasferimento risulta non esser stata indicata con sufficiente chiarezza".

Il passaggio al nuovo operatore bancario comporterebbe importanti modifiche delle condizioni contrattuali in essere con Intesa Sanpaolo e delle modalità di fruizione del servizio: non ci saranno sportelli fisici cui rivolgersi, essendo un operatore completamente digitale con cui si potrà interagire soltanto attraverso smartphone e non anche tramite browser del proprio personal computer, come invece avveniva con Intesa Sanpaolo. Mancheranno poi alcune funzionalità e servizi (ad esempio, le cosiddette carte virtuali) presenti in Intesa Sanpaolo e assenti in Isybank. Secondo l'Autorità "ciò comporterebbe, almeno per alcuni correntisti, un aumento dei costi di tenuta del conto".

"Intesa Sanpaolo ritiene di avere operato in conformità con la normativa applicabile, inclusa la comunicazione alla propria clientela - sottolinea una nota dell'istituto bancario -. L’operazione ha sinora coinvolto un elevato numero di clienti, circa 300mila per circa 1,7 mld di raccolta diretta, passati da Intesa Sanpaolo a Isybank, a fronte di un numero molto contenuto, pari a circa 1.500, di richieste di rientro in Intesa Sanpaolo. Ad oggi i clienti che ci hanno espresso un reclamo sono molto limitati rispetto ai numeri complessivi e affronteremo singolarmente ogni situazione per offrire una soluzione adeguata e in linea con le necessità della clientela".

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