venerdì 19 luglio 2013
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Imparare un mestiere in un settore con molte opportunità e che rappresenta una delle massime espressioni del made in Italy. È quanto offre la bottega "Sapere è sapore", nata da una partnership tra Italia Lavoro, agenzia tecnica del ministero del Welfare per le politiche dell'occupazione, e Eataly, azienda leader nella ristorazione, nell'enogastronomia e nell'agroalimentare. L'iniziativa è stata presentata oggi, a Roma, nella sede di Eataly, dal patron della catena alimentare, Oscar Farinetti, e dal presidente e amministratore delegato di Italia Lavoro, Paolo Reboani.
Il progetto, finanziato dal ministero del Lavoro e realizzato da Italia Lavoro nell'ambito del programma "Amva" (Apprendistato e mestieri a vocazione artigianale), ha l'obiettivo di formare i giovani in cerca di occupazione tra i 18 e i 28 anni, attraverso percorsi di tirocinio on the job nei settori della tradizione italiana. E Eataly partecipa all'iniziativa con la bottega "Sapere è sapore", offrendo così l'opportunità di trasmettere a 20 ragazzi precise competenze legate all'arte culinaria e alla ristorazione. La metodologia di formazione è un mix d'aula e di esperienza sul lavoro. Nella fase teorica, i tirocinanti affrontano i seguenti argomenti: salute e sicurezza, diritti e doveri (del datore di lavoro e del lavoratore), presentazione dell'azienda, procedure di lavoro, comunicazione e advertising (la filosofia di Eataly), formazione di prodotto (vino, birra, pesce, pizza, carne, materie prime di cucina, ecc.). Già dal terzo giorno i tirocinanti verranno inseriti nei vari ristoranti di Eataly, dove potranno osservare i metodi della preparazione del cibo e avranno la possibilità di collaborarefattivamente al processo produttivo.Ma quello di Eataly non è l'unico laboratorio di training on the job presente nel Lazio. Sono infatti attive altre cinque botteghe che abbracciano vari settori: dall'enogastronomia alla lavorazione del legno, dalla lavorazione dei metalli al tessile, fino alle costruzioni e all'impiantistica. A Frosinone, ci sono la Bottega dei mestieri della Provincia di "FerRosinone" e "Ric.Cio.-Ricamo ciociaro". A Latina, "Economia del mare e valorizzazione gastronomica del prodotto tipico". A Roma, "Mestieri tradizionali nell'Alta Valle del Sacco". A Viterbo, Antichi sapori nei mestieri tradizionali della Tuscia". In totale, considerando che ogni bottega è formata da un'impresa o da un gruppo di imprese dello stesso settore, sono poco meno di 50 le aziende del territorio che partecipano al progetto. E alla fine saranno circa 180 i giovani che avranno imparato un mestiere artigianale.
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