mercoledì 15 febbraio 2012
​La crescita ha subito una netta battuta d'arresto a confronto con quanto totalizzato nel 2010 (+1,4%). La differenza è così pari a un punto percentuale. È quanto emerge dalle stime preliminari dell'Istituto centrale di statistica (dati corretti per effetti di calendario).
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​Italia in recessione. Nel quarto trimestre del 2011, il Pil, corretto per gli effetti del calendario, è sceso dello 0,7% rispetto al trimestre precedente e dello 0,5% rispetto allo stesso periodo del 2010. Si tratta del primo calo tendenziale dal quarto trimestre 2009. Il quarto trimestre del 2011, segnala l'Istat comunicando la stima preliminare, ha avuto tre giornate lavorative in meno rispetto al trimestre precedente e due giornate lavorative in meno rispetto al quarto trimestre 2010. Anche il terzo trimestre del 2011 si era chiuso con un saldo negativo dello 0,2% su base congiunturale. L'ultimo periodo di recessione era terminato dopo il secondo trimestre 2009. Il risultato congiunturale complessivo, spiega ancora l'istituto, è la sintesi di dinamiche settoriali del valore aggiunto positive per l'agricoltura, negative per l'industria, sostanzialmente stazionarie per i servizi. Nello stesso periodo il Pil è aumentato in termini congiunturali dello 0,7% negli Stati Uniti mentre è diminuito dello 0,2% nel Regno Unito e dello 0,6% in Giappone. In termini tendenziali, il Pil è aumentato dell'1,6% negli Stati Uniti e dello 0,8% nel Regno Unito ed è diminuito dell'1,0% in Giappone.
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