mercoledì 28 ottobre 2009
Secondo lo studio si guadagna e si risparmia sempre meno. Nel secondo trimestre dell'anno bruciati 11 miliardi redditi giù dell 1%.  Giù anche il risparmio: -0,4% rispetto ai tre mesi precedenti.
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Il reddito lordo a disposizione delle famiglie italiane, consumatori e micro-imprese, è calato di 11 miliardi di euro nel secondo trimestre del 2009. È quanto emerge da un'indagine dell'Istat che, fornendo dati non destagionalizzati, si riferisce al secondo trimestre del 2009, e analizzati sulla base degli ultimi trimestri. Secondo l'Istat insieme al reddito si riduce anche la propensione al risparmio che è scesa dello 0,4% rispetto al trimestre precedente. Cala anche il riaparmio. Lo studio dell'Istat, che si riferisce al secondo trimestre del 2009 confrontato con il periodo tra luglio 2008 e giugno 2009, dice anche che la propensione al risparmio degli italiani ha subito così il primo calo dopo una crescita iniziata nel primo trimestre del 2008. Nello stesso periodo, invece, la spesa delle famiglie per consumi finali si è ridotta solo dello 0,5%. Sempre secondo l'Istat il potere d'acquisto delle famiglie è calato, in linea con il reddito, registrando una riduzione dell'1% a livello congiunturale e dell'1,2% a livello tendenziale. In valori assoluti il potere d'acquisto si è ridotto di quasi 9 miliardi di euro (passando da 886,491 miliardi del primo trimestre del 2009 a 877,631 miliardi del secondo trimestre). A confronto il reddito lordo disponibile è invece sceso di 11 miliardi (da 1.094,634 miliardi a 1.083,808).
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