venerdì 18 novembre 2016
La trasformazione interna è un’occasione per approcciare in modo proattivo le sfide del mercato (nella foto Giuseppe Bruno, general manager di Infojobs).
Nuove opportunità con il cambiamento
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In un momento in cui il mondo del lavoro evolve sempre più rapidamente, il cambiamento aziendale non viene più percepito come una minaccia, ma come espressione della capacità dell’azienda di essere protagonista nel mercato e di saper creare nuove opportunità per i dipendenti. Necessariamente, però, le aziende, evolvendo, devono fondarsi su un’identità organizzativa e dei valori condivisi da tutti. Queste alcune delle principali evidenze emerse dalla Survey Infojobs sul lavoro 2016, presentata a Milano in occasione del Forum delle Risorse Umane 2016 dal titolo Hr transformation: soft skills, valori e reputazione aziendale per il cambiamento efficace.


L’indagine, condotta su un campione di 26.168 candidati e 260 aziende, ha evidenziato come il processo di trasformazione interna, affrontato dal 71,3% delle aziende intervistate, sia visto come un’occasione per approcciare in modo proattivo le sfide del mercato. Inoltre, per il 67% delle aziende e per il 51% dei candidati rappresenta la capacità di adattarsi allo scenario del settore lavorativo in continua evoluzione, un passaggio necessario per incrementare la competitività aziendale e non subire i fattori di cambiamento esterni.


«La Survey Infojobs sul lavoro 2016 - commenta Giuseppe Bruno, general manager di Infojobs - ha messo in evidenza come le aziende debbano sottoporsi a continui processi di cambiamento per rispondere proattivamente alle sfide del mercato. Le soft skills e i valori aziendali svolgono un ruolo fondamentale in questi processi perché permettono alle aziende di attrarre i migliori talenti e vincere la concorrenza. In questo quadro, la funzione Risorse Umane riveste il compito di sceneggiatore del cambiamento e di promotore dei valori aziendali».


La Survey Infojobs sul lavoro 2016 ha indagato anche quali siano gli strumenti per spiegare e monitorare il processo di cambiamento, affinché sia efficace. Da una parte, rivestono sempre più importanza i nuovi tool che la digitalizzazione mette a disposizione, quali canali social aziendali e chat (23,1% delle aziende e 21,2% dei candidati ne sono interessati). Dall’altra, i candidati preferiscono essere informati e ascoltati attivamente sul processo di cambiamento durante le riunioni interne periodiche (74,2% dei candidati), primo strumento anche per l’84% delle aziende, mentre non interessano tanto le giornate di team building, in cui invece le aziende investono e credono molto (43,5% dei rispondenti). Questa evidenza è confermata dall’accordo tra aziende e candidati sull’importanza di coinvolgere tutti i livelli aziendali nel processo di trasformazione (94,2% delle aziende rispondenti e 84,9% dei candidati).


Infine, Infojobs ha chiesto chi debba essere lo sceneggiatore del cambiamento interno. Non sorprende scoprire che per il 48,5% delle aziende e per il 40,2% dei candidati, le Risorse Umane devono seguire tutte le fasi del processo di cambiamento e verificarne l’effettiva riuscita in tutti i livelli aziendali. In particolare per il 23,9% delle aziende, le Risorse Umane hanno un ruolo determinante quali principali promotori del cambiamento e sono fondamentali nel mostrare nella pratica le caratteristiche della nuova organizzazione. Per essere efficace, il cambiamento deve necessariamente diventare parte della routine aziendale attraverso comportamenti condivisi da tutti.


Sono proprio i valori aziendali, la cui interiorizzazione riveste un ruolo cruciale per il successo del cambiamento, a rendere le aziende performanti in un mercato sempre più competitivo. Come indagato dalla Survey Infojobs sul lavoro 2016, la reputazione e l’identità aziendale sono due asset fondamentali da mettere in luce nelle offerte lavorative per poter attrarre i talenti migliori secondo il 48% delle aziende. Opinione condivisa anche dal 37,5% candidati.

Scendendo nel dettaglio, tra i valori ritenuti maggiormente utili, le aziende intervistate mettono al primo posto le soft skills, come l’innovazione (48,9% del campione), seguita dalla passione (46,9%) e dalla capacità di lavorare in team (43,9%). Diversa invece la visione dei candidati secondo cui il valore aziendale maggiormente significativo è l’attenzione al benessere dei dipendenti (citata dal 56,2% del campione), come dimostra l’importanza della tematica del welfare e dello smart working in discussione nell’ultimo anno anche in Parlamento. Seguono la qualità dell’offerta al cliente e la possibilità di lavorare in team (45,4%).


Dalla Survey Infojobs sul lavoro 2016, è emerso inoltre che i valori sono uno specchio del modello lavorativo di un’azienda. Per questo motivo, il 49,2% delle aziende li presenta durante un colloquio e il 71,7% dei candidati si informa a riguardo tramite il sito internet. È quest’ultimo infatti il canale più utilizzato dalle organizzazioni per presentarsi all’esterno, oltre agli opuscoli aziendali (utilizzati dal 25,4% delle aziende) e ai canali social (24,2%).

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