giovedì 31 marzo 2011
Il tasso di inflazione a marzo è salito al 2,5%, dal 2,4% di febbraio. Lo rileva l'Istat in base alle stime provvisorie che indicano un aumento dei prezzi su base mensile dello 0,4%. Il tasso tendenziale è il più alto da novembre 2008, quando l'inflazione si attestò al 2,7%
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Accelera l'inflazione a marzo. I prezzi al consumo, segnala l'Istat, sono saliti dello 0,4% mensile per un incremento tendenziale del 2,5%, massimo da novembre 2008. A febbraio il costo della vita aveva registrato un incremento dello 0,3% rispetto a gennaio e del 2,4% su base annua. Pesano i prezzi dei carburanti: la benzina è salita del 12,7% rispetto a marzo 2010 e del 3,4% rispetto a febbraio, il gasolio è aumentato del 18,5% su base annua e del 4,3% su base mensile. L'indice core dell'inflazione, depurata dall'andamento degli alimentari e dell'energia, è cresciuto dell'1,8% su base annua contro l'1,7% di febbraio. L'inflazione acquisita per il 2011 è pari all'1,8%. Sul piano tendenziale, la crescita dei prezzi dei beni sale al 2,8%, con un'accelerazione di due decimi di punto rispetto a febbraio 2011 (+2,6%), mentre quella dei prezzi dei servizi si porta al 2% dall'1,9% del mese precedente. Come conseguenza di tali andamenti, il differenziale inflazionistico tra beni e servizi aumenta. L'accelerazione dell'inflazione registrata a marzo, commenta l'Istat, risente in primo luogo delle tensioni sui prezzi dei Beni alimentari e dei Beni energetici non regolamentati. Un effetto di sostegno alla dinamica dell'indice generale deriva anche dall'andamento dei prezzi dei servizi, ed in particolare di quelli relativi ai Trasporti e ai Ricreativi, culturali e per la cura della persona. Sulla base delle stime preliminari, l'indice armonizzato dei prezzi al consumo aumenta del 2% rispetto al mese precedente e del 2,6% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente, con un'accelerazione di cinque decimi di punto percentuale rispetto a febbraio 2011 (+2,1%). La forte variazione congiunturale è in gran parte dovuta al venire meno dei saldi stagionali. I maggiori incrementi congiunturali dei prezzi riguardano i Trasporti (+1,4%), i Servizi ricettivi e di ristorazione (+1,0%) e l'Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+0,4%). In calo risultano i prezzi di Ricreazione, spettacoli e cultura (-0,6%) e delle Comunicazioni (-0,1%). Sul piano tendenziale i maggiori tassi di crescita interessano le divisioni Trasporti (+5,5%), Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+4,4%), Altri beni e servizi (+3,0%) e Servizi ricettivi e di ristorazione (+2,6%). Quelli più contenuti riguardano le divisioni Servizi sanitari e spese per la salute (+0,9%) e Abbigliamento e calzature (+1,2%). In flessione risultano i prezzi delle Comunicazioni (-0,5%) e di Ricreazione, spettacoli e cultura (-0,3%).Nel settore dei beni, i prezzi degli Alimentari (incluse le bevande alcoliche) aumentano rispetto a febbraio dello 0,3%, evidenziando un'accelerazione del tasso tendenziale, che sale al 2,2% dal 2,0% del mese precedente. In particolare, i prezzi dei prodotti lavorati crescono dello 0,4% su base congiunturale e dell'1,5% rispetto a marzo 2010 (in accelerazione dall'1,1% di febbraio);
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