giovedì 15 maggio 2014
In calo dello 0,1% rispetto al trimestre precedente, su base annua è diminuito dello 0,5%. Cresce invece nell'Eurozona e in Ue. Piazza Affari a -3,61% e spread in risalita.
Fuori dalle sabbie mobili solo con una rivoluzione  di Francesco Riccardi
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Il Pil dell'Italia torna negativo nel primo trimestre del 2014, segnando un calo dello 0,1% rispetto al trimestre precedente che si era chiuso con una crescita dello 0,1%. Lo comunica l'Istat precisando che su base annua il Pil è diminuito dello 0,5%. La crescita acquisita del Pil italiano per il 2014 è pari a -0,2%. Lo comunica l'Istat in base alle stime preliminari relative al primo trimestre. La crescita acquisita è quella che si avrebbe a fine anno se nei prossimi trimestri l'andamento del Pil fosse pari a zero.Mentre nel primo trimestre il Pil dell'Eurozona ha registrato una crescita pari a +0,2% rispetto al quarto trimestre del 2013. Su base annuale, rispetto al primo trimestre del 2013, la crescita è pari a +0,9%. Lo comunica Eurostat. In particolare la Germania +0,8% trimestrale/+2,3% annuale, Francia zero/+0,8%, Spagna +0,4%/+0,6%. Nella Ue, che comprende 28 Paesi, il Pil è salito dello 0,3% su base trimestrale e dell'1,4% su base annuale.Proprio a causa dei dati negativi sul Pil, la Borsa affonda. Il Ftse Mib lascia sul terreno il 3,61% a 20.419 punti con lo spread tra Btp e Bund che torna a salire. Il differenziale èvolato fino a 184 punti base.Al tappeto le banche con Ubi che perde il 7,74%, trascinata dall'inchiesta avviata dalla Procura di Bergamo. Non va meglio a Bpm che domani chiude la negoziazioni dei diritti e perde il 6,84%. La seduta è da dimenticare anche per Intesa Sanpaolo (-6,22% nonostante una trimestrale sopra le attese degli analisti. Tra i big acque agitate anche per Mps (-6,46%), Banco Popolare (-5,81%) e Unicredit (-5,66%). Maglia nera del listino è Mediaset (-8,54%) in una seduta da cardiopalma per buona parte dei titoli. Gli unici che in qualche modo frenano le vendite sono Luxottica (-0,44%) e Generali (-0,85%): il Leone di Trieste ha chiuso il primo trimestre con un utile netto di 660 milioni di euro, in crescita del 9,4%.  
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