martedì 29 settembre 2020
Manifatturiero, retail e sanitario sono i tre settori su cui impatterà maggiormente l’automazione
L'automazione avrà sempre più spazio nel mondo del lavoro

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Venezia, simbolo di sostenibilità e innovazione, non si ferma e affronta il dibattito di come l’Intelligenza Artificiale (Ia) e la Blockchain abbiano modificato il modo di fare impresa, la gestione delle risorse e quali saranno i potenziali cambiamenti sui settori e sui processi delle aziende che decideranno di adottare queste tecnologie. Presso il Campus Economico San Giobbe, si è tenuto lo Strategy Innovation Forum di Università Ca’ Foscari Venezia durante il quale sono stati presentati i risultati del report Gli impatti di Ia e di Blockchain sui modelli di business, realizzata da Carlo Bagnoli, professore ordinario di Innovazione strategica e fondatore e ideatore del Sif, che ha analizzato 183 report. «Negli ultimi nove mesi la città si è trovata ad affrontare due tra le maggiori crisi della sua storia: l’inondazione di novembre 2019 e la pandemia di marzo 2020 che hanno fatto registrare una diminuzione di -13,2 milioni di presenze, per un totale di tre miliardi di euro di spesa turistica perduta – spiega Bagnoli –. Un calo di oltre il 60% rispetto allo scorso anno che ha portato alla chiusura temporanea e/o definitiva di numerose strutture. Con lo Strategy Innovation Forum vogliamo dare un segnale di ripresa e di resilienza insieme ai manager ed esperti che hanno deciso di partecipare e di seguire l’evento».

Manifatturiero, retail e sanitario sono i tre settori su cui impatterà maggiormente l’intelligenza artificiale, più efficace ed efficiente di quella umana, tanto da prevedere la completa automatizzazione dei lavori umani in un futuro non troppo lontano. Il 16% delle fonti esaminate parla di un aumento dell’automazione nei processi di produzione del settore manifatturiero e dell’ottimizzazione delle linee di produzione, creando sistemi di smart manufacturing: macchinari con nuove capacità cognitive e di apprendimento, che migliorano il monitoraggio, l’auto-correzione dei processi e l’aumento della produzione on-demand.

Il retail (15% delle fonti) potrà offrire prodotti e servizi più personalizzati, incrementare l’engagement del cliente e aumentare le vendite. Ad esempio, quando un consumatore acquista su un sito web, questo registra le preferenze dello stesso per le volte successive.

Il maggior impatto lo avrà il settore sanitario (13% delle fonti) con possibilità di monitorare lo stato di salute dei pazienti, sia negli ospedali sia presso le abitazioni private, grazie a dispositivi in grado di raccogliere e comunicare i dati biometrici dei pazienti, utili per cure sanitarie personalizzate. I pazienti potranno poi controllare i propri esami tramite smartwatch allacciati ai polsi e sarà possibile avere un rilevamento più rapido e preciso dei dati sanitari per avere una diagnostica più attendibile.

«Le aziende che per prime adotteranno tali tecnologie, integrandole nelle proprie strategie aziendali, creeranno un gap competitivo difficilmente colmabile dalle altre – continua Bagnoli - Secondo Gartner il 59% delle aziende non ha ancora formulato vere e proprie strategie di Ia, ma ormai è chiaro che questa tecnologia produrrà i maggiori cambiamenti nel mondo del business con un contributo potenziale di 15 trilioni di dollari dell’economia mondiale 2030».

Il nuovo modo di interpretare e analizzare i dati dei clienti (11% delle fonti) consente alle aziende di progettare con precisione la domanda e raggiungere i clienti target con forme di comunicazione personalizzata. L’engagement aumenta con l’interazione tramite chatbot e assistenti virtuali che possono guidare il processo di acquisto. Ecco perché anche i prodotti saranno sempre più personalizzati, grazie all’integrazione automatica e in tempo reale dei feedback degli utenti nei processi di design di prodotto, nell’ottica dell’approccio di co-design.

L’Intelligenza artificiale apre la strada a significativi cambiamenti anche nella gestione dei rapporti con i fornitori (riscontrato nel 12% delle fonti analizzate), ad esempio velocizzando le comunicazioni lungo tutta la supply chain, consentendo la decentralizzazione delle reti logistiche e riducendo i costi di trasporto.

Importanti le applicazioni sulle risorse umane (riscontrato nel 23% dei casi): dalla sostituzione degli operatori umani da parte di macchine intelligenti, alla riduzione dell’errore umano e degli infortuni sul lavoro, grazie all’integrazione sinergica tra intelligenza umana e intelligenza artificiale.

Miglioramenti anche nei processi interni (24% delle fonti analizzate) con l’aumento di efficienza nella gestione del magazzino, riducendo sprechi e scorte inutili, migliorando i tempi di raccolta ordini e invio a produzione, migliorando la diagnostica grazie alla maggiore disponibilità di informazione, riducendo i tempi di fermo macchina. L’Ia agirà anche sui processi esterni (11% delle fonti), intervenendo sulla riduzione dei costi di trasporto, identificando tragitti meno costosi e più efficienti e riconoscendo preventivamente potenziali problemi. Nelle analisi di mercato l’IA permette di incrociare dati di domanda e offerta in tempo reale, anticipando i trend di vendita e aumentando l’efficienza nel controllo delle fasi di acquisto e di vendita e riducendo il time to market.

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