lunedì 18 febbraio 2019
Illustrato ieri il progetto della sede in piazza Gae Aulenti che ospiterà duemila consulenti
A Milano la casa dell'innovazione
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“Era necessario disporre di un luogo simbolo per la collettività, al piano strada come le botteghe degli artigiani, che trasmettesse ruolo e peso dell'innovazione nel processo di accelerazione del Paese": una bottega - quella cui allude Enrico Cereda, presidente e ad IBM Italia - da 40 mln € spalmati su 9 anni e 4000 m2, suddivisa in 10 ambienti su 3 piani, in cui lavoreranno fianco a fianco oltre 2000 tra consulenti, analisti ed esperti, a vario titolo, di tecnologie esponenziali. Il primo riferimento del manager non è la corporation IBM, ma il Sistema Paese: lo stesso che vedrebbe aumentare del 3% l'attuale PIL (circa 70 mld €: più del doppio dell'ultima manovra economica), affidandosi alla trasformazione digitale, e lo stesso cui IBM dedica il pacchetto di investimenti sul tavolo. Un pacchetto cospicuo, che chiarisce quanto il gruppo creda (e stia puntando) al Bel Paese. E, tanto per cominciare, già ai primi di maggio, gli IBM Studios saranno "battezzati" da un grande appuntamento del digitale, solitamente di casa a Londra: "Il primo di una serie di eventi che farà dell'Italia un riferimento internazionale dell'innovazione" ha annunciato l'ad con soddisfazione. Etica, trasparenza e responsabilità nel trattamento, in qualsiasi ambito, dei dati sensibili (incluso, ad esempio, la tracciabilità della filiera dei prodotti Made in Italy, possibile con tali tecnologie), ripristinerebbero, in questo delicato frangente storico, un rapporto di fiducia ora compromesso con i cittadini. AI, blockchain, cloud, IoT, security e quantum computing, però, non bastano. Sono condizione imprescindibile, ma non sufficiente, alla priorità di convertire il nostro gap digitale in opportunità, a superare lentezze amministrative e inefficienze burocratiche, ad incrementare occupazione e produttività. Quale sarà l'ingrediente vincente -nell'ottica di una corporation che investe ogni anno 425 mln $ in risorse umane, per riqualificazione e integrazione di competenze e abilità (ogni dipendente IBM è tenuto ad almeno 40 ore annuali di apprendimento) e che detiene ininterrottamente, dal 1993 (!), il primato mondiale di brevetti depositati (9100 nel solo 2018), compresi quelli di tecnologie esponenziali- che, combinato agli strumenti dell'innovazione, trasformeranno digitalmente e trasversalmente ogni settore, se non il capitale umano? "Offerte e servizi, per qualsiasi professionista, sono frutto dell'unione tra persone e tecnologia: sono questi i 2 pilastri su cui regge il nostro piano strategico, AcceleraItalia" racconta Cereda. E per tradurre, anche fisicamente, l'imprescindibile legame tra pensiero creativo e innovazione, era importante dare sfogo "logistico", proprio nel cuore del tempio della modernità, nella milanesissima piazza Gae Aulenti, a questa sinergia vitale: "IBM Studios sarà una casa aperta a chiunque voglia partecipare al cambiamento di cui il Paese necessita" sintetizza Cereda, mostrando il profilo internazionale della nuova struttura in vetro, che si inserisce nel processo di restyling del quartier generale di Segrate e segue la recente inaugurazione della sede romana: conoscenze digitali di altissimo livello e coinvolgimento a 360° di piccole imprese e multinazionali, associazioni territoriali e centri di ricerca, sviluppatori e studenti. Perché a 360° è l'invito ad Immaginare, apprendere e sperimentare.

La macchina IBM, del resto, continuamente alimentata dalla linfa dei più giovani e dall'esperienza dei professionisti, prosegue incontrastata la sua scalata: il 2019 vedrà la chiusura dell'acquisizione di RedHat, un'operazione da 34 mld $, con cui il gruppo si incorona primo fornitore al mondo di cloud ibrido, capace, cioè, di rivolgersi equivalentemente a interlocutori pubblici e privati. E i clienti -che si serviranno del Cloud IBM, la piattaforma integrata, gioiello di casa, su cui interagisce l'intero sistema di tecnologie esponenziali- sperimenteranno un vero viaggio nell'innovazione, partendo dall'IBM Cloud Garage, prima tappa per familiarizzare con team e reti artificiali, proseguendo nel Strategy&Design Lab, ambiente finalizzato a soluzioni personalizzate, grazie alla specifica tecnica della co-creazione, per arrivare alI'IBM Client Center: qui prende forma "locale" la formula del network europeo, dove si "racconteranno" le diverse espressioni di business. Avrà l'anima popolare e aperta di un ecosistema allargato, pensato per accogliere non solo le iniziative IBM, ma anche le proposte di un ampio collettivo. Non a caso, il piano terra dello Studios, apre fisicamente un varco tra piazza Aulenti e la Biblioteca degli alberi: è il ponte ideale tra tecnologia e natura, progresso e sostenibilità, territorio e accoglienza. È l'emblema della sfida dell'umanità di questo tempo, alla ricerca dell'equilibrio tra intelligenze. Ricerca che è, e rimarrà, saldamente in mani umane.

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