giovedì 28 gennaio 2021
Mentre il 12 marzo quello per Medtec, il corso di laurea in Medicina e Ingegneria Biomedica in partnership con Politecnico di Milano
Test di ingresso a Medicina e Ingegneria Biomedica

Test di ingresso a Medicina e Ingegneria Biomedica - Archivio

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Si terrà il 12 e 13 febbraio 2021 il test di ammissione a Medicina e Chirurgia e il 12 marzo quello per Medtec, il corso di laurea in Medicina e Ingegneria Biomedica di Humanitas University in partnership con Politecnico di Milano. «I numeri degli iscritti sono in crescita per entrambi i corsi, a conferma dell’interesse da parte di studenti e famiglie per la professione medica. Un risultato che riconosce gli sforzi fatti dall’ateneo e dal sistema universitario per garantire la continuità e la qualità della didattica nell’anno della pandemia», commenta Marco Montorsi, rettore di Humanitas University.

I test verranno svolti in modalità home-based, ossia dal proprio domicilio. Il candidato potrà accedere al test solo al momento dell’inizio della prova. I candidati saranno monitorati a distanza tramite la webcam del proprio computer e un software di proctoring impedirà che il candidato possa consultare il web o i file del proprio pc. A tutti i candidati è garantito l’accesso agli atti dopo l’effettuazione del test in modalità telematica.

Gli iscritti al test di Medicina e Chirurgia per l’anno accademico 2021-22 sono già oltre 1.400, a fronte di 180 posti disponibili. Mentre gli iscritti italiani sono stabili rispetto all’anno precedente, sono soprattutto gli stranieri che fanno registrare un aumento del 40%. Si tratta di giovani provenienti da Germania, Francia, Svezia per i Paesi europei, e da India, Turchia, Usa e Israele per i Paesi extra Ue. A livello nazionale, spicca il numero di candidati provenienti dalla Lombardia (37%), ma è significativo l’interesse da parte degli studenti di alcune regioni del Sud, quali Puglia (10%), Campania (8%) e Sicilia (7%). Queste ultime tre regioni sono anche quelle con il maggior numero di immatricolati negli ultimi tre anni (dopo la Lombardia) nell’ateneo di Humanitas: il 20% degli studenti di Medicina proviene infatti da Puglia, Campania e Sicilia. Il test d’ingresso Humat, ha l’obiettivo di identificare gli studenti di talento che, indipendentemente dal loro diverso percorso formativo, possiedono capacità attitudinali all’elaborazione scientifica, pensiero critico e capacità di analisi e comprensione di testi accademici. Il test, della durata di 120 minuti, è composto da due sezioni (60 domande in totale):
• Scientific thinking, ossia pensiero scientifico;
• Academic literacy/Critical Thinking, cioè comprensione di testi accademici/pensiero critico.
È possibile iscriversi al test fino al 3 febbraio 2021.

Invece sono oltre 200 i candidati ai 70 posti per Medtec a quasi due mesi dal test che si terrà il 12 marzo, stabili rispetto allo scorso anno. Tra questi, sono gli studenti extra europei a crescere di ben il 59% rispetto all’anno scorso, provenienti soprattutto da India e Usa. A livello nazionale emerge lo stesso andamento riscontrato per gli iscritti al test di medicina, con Puglia (12%), Sicilia (10%) e Campania (7%) che si confermano le regioni del Sud da cui proviene la maggior parte dei candidati. Il test, sviluppato da Humanitas University e Politecnico di Milano, è computer-based e a risposta multipla, interamente in lingua inglese della durata di 100 minuti. I quesiti prevedono domande di matematica, logica verbale, fisica, chimica, biologia e cultura tecnico-scientifica. Il test è volto a cogliere l’attitudine e la propensione dei candidati allo studio sia delle hard science, tipiche dell’ingegneria, che delle life science tipiche della medicina. Le iscrizioni al test chiudono il 4 marzo.

Medtec School, in lingua inglese, è stato sviluppato insieme al Politecnico di Milano e offre un percorso di sei anni creato in modo innovativo per formare medici in grado di comprendere a fondo e gestire consapevolmente le tecnologie avanzate che caratterizzano la professione medica: medicina di precisione, data science, intelligenza artificiale, biostatistica, nano-tecnologie, robot chirurgici, stampe in 3D e bioprotesi. Un percorso in cui la medicina e l’ingegneria biomedica si integrano grazie anche a lezioni co-gestite da docenti di Humanitas University e del Politecnico, o a speciali laboratori in cui si sperimenta la reale contaminazione e applicazione dell’anima medica con quella ingegneristica. Alla fine degli studi e dopo aver ottenuto la laurea in Medicina, è possibile richiedere al Politecnico di Milano una laurea triennale in Ingegneria Biomedica. Si potrà continuare poi entrando nelle Scuole di Specializzazione, nella ricerca o nell’industria.




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