lunedì 24 aprile 2023
In uno studio sui debiti degli Stati la banca d'affari americana consigli di puntare sul ribasso del valore dei titoli italiani e sul rialzo degli spagnoli. Pesano le incertezze sul Pnrr
David Solomon, ceo di Goldman Sachs, agli incontri di primavera tra Fmi e Banca Mondiale lo scorso 13 aprile

David Solomon, ceo di Goldman Sachs, agli incontri di primavera tra Fmi e Banca Mondiale lo scorso 13 aprile - Reuters

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«Andate corti sui Btp a 10 anni contro i Bonos». È il consiglio degli analisti della banca d’affari americana Goldman Sachs in un report inviato ai clienti lo scorso 21 aprile.

«Riteniamo che la resilienza degli spread sovrani sia in contrasto con una prospettiva macroeconomica difficile e scelte politiche chiave, in particolare la politica di bilancio della Banca centrale europea, con la stretta quantitativa pronta ad aumentare l'offerta di obbligazioni agli investitori privati» scrivono gli analisti Praveen Prapaty, George Cole, Simon Freycenet, Ravi Raj e Vickie Chang nel documento dedicato ai rendimenti dei debiti degli Stati tra America ed Europa. Gli analisti di Goldman Sachs prevedono che la Bce inasprirà la stretta monetaria nei prossimi mesi (probabilmente da giugno, non dalla riunione di giovedì 4 maggio) e aggiungono: «È probabile che aumenti il ​​controllo sull'attuazione da parte dell'Italia del Recovery Fund, che a nostro avviso potrebbe iniziare a pesare sulle aspettative di crescita a livello nazionale». Per questo scommettono su un ritorno dello spread tra Btp decennali e Bund, attualmente attorno a 185 punti, a 235 punti base.

Tecnicamente Goldman Sachs suggerisce di scommettere contro i Btp e puntare sui Bonos spagnoli dal mese prossimo in vista di un rialzo dei tassi della Bce: «Riteniamo che questa struttura limiti il ​​costo di mantenimento della scommessa al ribasso sui Btp e potrebbe beneficiare della sovraperformance della Spagna, grazie a migliori prospettive di crescita, nonché di solidi progressi rispetto agli obiettivi di finanziamento».

I Btp stanno vivendo un periodo relativamente tranquillo, nonostante il rialzo dei tassi: attualmente il rendimento chiesto dal mercato sui titoli a 10 anni è del 4,35%, sotto i picchi oltre il 4,6% toccati a marzo e il 4,50% di inizio anno.



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