mercoledì 26 novembre 2008
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La conferma di un piano straordinario per infrastrutture da oltre 16 miliardi, l’invito ai cittadini a consumare e non farsi prendere dalla paura, una stoccata allo sciopero «sbagliato» della Cgil ma senza forzare i toni: di fronte agli industriali di Roma ieri il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha difeso ieri il piano anti-recessione che il governo sta mettendo a punto. on queste ipotesi di lavoro.  Bonus familiare: un assegno alle famiglie in difficoltàPrima di Natale dovrebbe arrivare un assegno (dal valore compreso tra i 150 e gli 800 euro) per le famiglie economicamente più deboli. È destinato ai nuclei di 6 o più membri che che hanno un reddito totale inferiore ai 20 mila euro annui; a quelli di 3,4 o 5 membri che guadagnano meno di 17 mila euro in un anno; alle coppie senza figli che non arrivano ai 12 mila euro di reddito totale. Questo intervento, così come la carta sociale, sarà un contributo finanziario vero e proprio, un effettivo trasferimento di denaro dallo Stato alle famiglie.Tariffe: alt ai rincari di bollette, treni, pedaggi Il governo vuole bloccare le tariffe amministrate: il prezzo dei biglietti dei treni, quello dei pedaggi autostradali, le bollette dell’elettricità e del gas. Misure che però dovranno essere definite con precisione. Il blocco delle tariffe di luce e gas, ad esempio, dato il ribasso del prezzo del petrolio potrebbe essere «addirittura svantaggioso per i cittadini» ha spiegato ieri il ministro per lo Sviluppo Economico, Claudio Scajola. Per quanto riguarda ferrovie e autostrade le aziende interessate si stanno mobilitando per avere compensazioni.La carta sociale: un «bancomat» per le fasce più deboliOggi il ministro dell’Economia Giulio Tremonti chiarirà i dettagli del funzionamento di questa "carta sociale". Di certo si sa che servirà a fare la spesa, arriverà a dicembre e varrà 120 euro. Ogni due mesi lo Stato la ricaricherà con altri 40 euro. Ne avranno diritto, secondo quanto è emerso, i titolari di pensione sociale al minimo, i cittadini con più di 65 anni ed un reddito Isee non superiore a 6 mila euro annui, le famiglie con un bambino fino a 3 anni (sempre con il reddito sotto i 6 mila euro), i pensionati sopra i 70 anni con un reddito sotto gli 8 mila euro.Dipendenti: proroga del bonus sugli straordinariL’aliquota sostitutiva del 10% per le ore di straordinario e per i premi individuali concessi dalle aziende saranno almeno prorogati. Attualmente il bonus straordinari si applica solo fino a un tetto massimo di 3.000 euro annui, ma l’esecutivo starebbe pensando di elevare la soglia fino a 6 o 7 mila euro all’anno. Non si esclude nemmeno la possibilità di estendere il ventaglio dei beneficiari anche ai dipendenti pubblici, che oggi ne sono esclusi. Ed è infine rispuntata l’ipotesi di detassare le tredicesime.Ammortizzatori sociali: un miliardo in più al fondo di sostegnoConsiderato lo scenario di un deciso aumento dell’utilizzo della cassa integrazione (in realtà già in corso) e di una crescita del tasso di disoccupazione italiano, l’esecutivo sta studiando la possibilità di aumentare di 1 miliardo di euro il fondo destinato ad aiutare impiegati e operai delle aziende che sono in difficoltà economiche. Gli ammortizzatori sociali potrebbero anche essere estesi alle categorie più fragili dei lavoratori, cioè alle persone che hanno contratti atipici e flessibili.Imprese: Irpef deducibile, l'Iva si paga all'incassoUna serie di misure servirà a dare ossigeno alle imprese. Le aziende potranno dedurre il 10-15% dell’Irap (l’imposta regionale sulle attività produttive) dalle imposte dirette. Gli acconti sulle imposte dell’anno prossimo saranno tagliati 3% (questo vale anche per le persone fisiche). Il versamento dell’Iva slitta: non sarà da pagare al momento della fatturazione, ma a quello dell’incasso. Inoltre le imprese potranno rivalutare i propri beni (per ampliare il patrimonio) e ottenere gli sconti per l’attività di ricerca anche se condotta all’estero.Infrastrutture: un fondo da 16 miliardi e più rapiditàAl prossimo Comitato interministeriale per la programmazione economica il governo sbloccherà 16,6 miliardi di euro da investire nelle infrastrutture, ha confermato ieri Berlusconi. Il governo intende anche avviare una procedura straordinaria per avviare l’iter di realizzazione delle opere pubbliche, secondo le voci anche grazie alla nomina di un commissario apposito. Oltre ai lavori di ammodernamento e ampliamento della rete autostradale il piano dell’esecutivo prevede la realizzazione del Ponte di Messina e il Mose di Venezia.Credito: le prefetture controlleranno le banchePer avere la sicurezza che le banche non chiudano i rubinetti del credito per le imprese, il governo intende introdurre un meccanismo modellato sull’esperienza francese. Sarà introdotto un osservatorio economico presso le prefetture che avrà il compito di controllare l’andamento dei flussi di credito dalle banche alle aziende, per verificare che il volume dei prestiti non diminuisca e che i tassi di interesse applicati dagli istituti non aumentino in maniera brusca e sregolata.
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