lunedì 12 marzo 2018
8 milioni di dollari investiti per un impianto nell'isola di Qeshm
Fotovoltaico: il gruppo Maresca scommette sull'Iran
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Con la fine delle sanzioni, l’Iran è diventato una grande opportunità per le imprese italiane del fotovoltaico, perché la tariffa è doppia rispetto a quella italiana, ma soprattutto perché i tempi della burocrazia sono nettamente inferiori: sei mesi contro due anni, in media. Questa è la ragione per cui il Gruppo Carlo Maresca di Pescara ha deciso di investire 8 milioni di dollari per realizzare una centrale solare da 10 MW che è stata inaugurata domenica sera a Qeshm, una grande isola dello stretto di Hormuz dove da qualche tempo l'Iran coltiva progetti industriali e turistici. Maresca è il primo gruppo italiano che realizza un investimento nel Paese dopo l’accordo sul programma nucleare iraniano, cioè dal 2016, ed è il primo gruppo che realizza un impianto fotovoltaico da quando sono state riaperte le frontiere commerciali.

«Le sanzioni, in verità, sono finite e non sono finite...» ha commentato l'amministratore delegato Fabio Maresca nel dare la notizia che il suo gruppo ha deciso di finanziare interamente l'opera perché non ha trovato la copertura assicurativa e finanziaria che viene accordata in genere a progetti come questo.

La ragione per cui la Sace non copre i progetti iraniani risiede nel timore di rappresaglie statunitensi rispetto ad interessi italiani negli Usa e in particolare al sistema del credito legato alla Cassa Depositi e Prestiti. Per sovvenire alle necessità delle imprese italiane impegnate a riconquistare il mercato degli ayatollah (si stima un incremento di tre miliardi di euro in quattro anni) è stata creata nelle scorse settimane Invitalia global investment, che dovrebbe sostituire Sace senza temere ritorsioni (l’azionista in questo caso è il Tesoro); al momento, tuttavia, non è ancora operativa. Da qui, la scelta dei Maresca di ballare da soli.

Il Gruppo ha annunciato però che non si fermerà alla centrale di Qeshm, avendo in progetto nuovi impianti iraniani per un totale di 200 MW, oltre ad altri investimenti analoghi in Ucraina, Senegal e Olanda. La Carlo Maresca, dopo essersi affermata con Bluserena nel turismo (dodicimila posti letto), in Italia ha realizzato impianti per più di 60 Megawatt, 43 solo nel fotovoltaico.

Il nuovo impianto iraniano di Blu Terra 2 a regime coprirà il fabbisogno di 5.000 abitazioni e comporterà un risparmio di 45.000 tonnellate di anidride carbonica. L’investimento è particolarmente remunerativo perché l’isola di Qeshm è zona franca.

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