mercoledì 15 aprile 2015
Steps Lazio consiste in un percorso di sviluppo delle competenze imprenditoriali rivolto a giovani disoccupati e inoccupati tra i 19 e i 32 anni in procinto di costituire un’impresa.
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La Fondazione Human+ presenta la Guida pratica all’ecosistema della creazione di impresa: i servizi e le risorse della Città metropolitana di Roma Capitale che è parte del programma di  potenziamento imprenditoriale Steps Lazio. Il programma consiste in un percorso di sviluppo delle competenze imprenditoriali rivolto a giovani disoccupati e inoccupati tra i 19 e i 32 anni in procinto di costituire un’impresa, focalizzato sul potenziamento delle competenze personali e dell’idea di business. Steps Lazio è parte di un progetto realizzato su scala nazionale che nel 2015 avrà luogo in altre quattro regioni italiane, coinvolgerà oltre 1.000 giovani che potranno ottenere l’analisi del loro potenziale imprenditoriale e 200 giovani nei laboratori di empowerment. Il programma è realizzato grazie al sostegno di JPMorgan Chase Foundation.Le tappe e gli obiettivi di Steps comprendono:•    Lo scouting di talenti imprenditoriali•    L’analisi del potenziale imprenditoriale attraverso un report completo del profilo di  ciascun giovane imprenditore•    Il laboratorio di formazione di potenziamento imprenditoriale del capitale umano e dell’idea di business•    Colloqui di mentoring con i giovani coinvolti per accompagnarli verso chi si occupa di creazione di impresa nell’area metropolitana di Roma (incubatori, servizi pubblici, finanziatori e professionisti)•     La creazione di un network di giovani tra coloro che frequentano le tappe di Steps Italian Tour.La Guida, da oggi disponibile sul sito www.fondazionehumanplus.it e www.fhplus.org, si rivolge agli imprenditori e operatori dell’ecosistema della creazione di impresa e si propone di mettere in rete i servizi e le risorse disponibili sul territorio, dal momento che, come è stato dimostrato dalla ricerca – intervento sulla valutazione e sviluppo del potenziale dei neo imprenditori svolta in collaborazione con il Dipartimento di Psicologia dell’Università degli Studi di Torino e il Dipartimento di Ingegneria gestionale e della produzione del Politecnico di Torino, il capitale sociale è uno dei fattori determinanti per avviare con successo un’impresa.La Fondazione Human+, ente no profit il cui scopo istituzionale è far crescere una cultura di gestione delle organizzazioni e di valorizzazione delle persone innovativa e socialmente responsabile, ha avviato un percorso per sostenere i giovani intenzionati ad avviare un’impresa attraverso la metodologia Steps (STartuppers and Entrepreneurs Potential Survey ) al fine di valutare i fattori di capitale umano e  di capitale sociale funzionali alla realizzazione dei loro progetti imprenditoriali. Human+ opera in collaborazione con i partner nazionali Nova 24 e Italia Startup e i partner locali i-Lab Luiss, il Dipartimento di Studi aziendali di Roma Tre, Capitale Lavoro e Rena."Uno dei fattori fondamentali per avviare con successo un’impresa – spiega Alberto Carpaneto, direttore della Fondazione Human Plus - è il buon uso del network sociale, ossia di quel patrimonio di relazioni sviluppate da un individuo durante la sua esperienza di vita e di lavoro, frutto di scambi di tipo privato, professionale ed istituzionale che caratterizzano il tessuto socio economico nel quale opera il potenziale imprenditore. La Guida pratica all’ecosistema della creazione di impresa è pensata per mettere a disposizione una 'mappa' degli operatori e delle risorse disponibili nell’area metropolitana di Roma per tutti coloro che desiderano intraprendere questo percorso professionale e che operano all’interno dell’ecosistema"."J.P. Morgan è orgogliosa di sostenere il programma di potenziamento imprenditoriale realizzato da Fondazione Human+ che, coniugando solide evidenze scientifiche e modalità innovative, si propone di valorizzare l’enorme potenziale imprenditoriale delle nuove generazioni in Italia, contribuendo alla creazione di nuove imprese e incidendo positivamente sulla crescita economica del nostro Paese", dicono Camillo Greco e Guido Nola, co-senior coutry officers per J.P. Morgan in Italia. "Incidere sulle problematiche della disoccupazione giovanile - dichiara Claudio Panella, amministratore delegato di Capitale Lavoro Spa - è per noi una priorità. Strumenti come la Guida pratica dei servizi e delle risorse per mettersi in proprio e programmi come Steps per potenziare e sviluppare le proprie capacità personali, ma anche le competenze legate all’effettiva realizzazione di un’idea di business, permettono di offrire ai cittadini servizi concreti, di vero sostegno e funzionali a creare una rete per entrare veramente nel mondo del lavoro".In merito alla struttura del progetto Steps, la responsabile di i-Lab Luiss, Chiara Lo Cascio, precisa che "le imprese sono persone: la risorsa più importante in assoluto per una startup, ma anche per un’impresa, è rappresentata proprio dagli individui che ne fanno parte. Business Angel, Acceleratori e Venture Capital lo hanno capito già da tempo ed è per questo motivo che investono sempre e comunque sul team più che sull’idea d’impresa in sé. Per esperienza, mettere insieme il giusto team è forse la sfida più difficile da superare per gli studenti che hanno intenzione di avviare una startup e la ricerca scientifica sembrerebbe rimasta un po’ indietro sullo studio di quali siano le caratteristiche demografiche e psicologiche proprie degli individui che riescono a creare imprese di successo. La risorsa più importante dell’impresa resta quindi ancora da analizzare e studiare e il progetto Steps vuole colmare proprio questa grande lacuna"."Per tutte le Università, e non solo quelle italiane, investire sulla imprenditorialità, facendo riferimento alle linee guida europee dell’Entrepreneurial University, è ormai una priorità - sostiene il professor Carlo Alberto Pratesi del Dipartimento degli Studi aziendali di Roma Tre. Da oggi, infatti, le Università, oltre a didattica e ricerca, sono chiamate a produrre reale sviluppo economico, anche favorendo tra gli studenti e i ricercatori un sano spirito imprenditoriale. Ma l’imprenditoria, per diventare materia di studio, richiede strumenti differenti da quelli classici, strumenti che posso nascere solo grazie a nuove partnership con altre realtà. L’obiettivo di fondo è fare in modo che competenze accademiche possano fondersi con contributi esterni per dare nuovi input agli studenti e trasferire loro nuove  motivazioni".
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