mercoledì 13 luglio 2011
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La crescita italiana e' modesta e va rafforzata con riforme: e' una priorita' con il risanamento dei conti pubblici, che va attuato con una razionalizzazione delle spese. Il Fondo Monetario Internazionale (Fmi) promuove l'azione del governo, che ha raggiunto facilmente gli obiettivi di bilancio del 2010. E invita ad andare avanti con il ''risanamento'' per ridurre l'elevato debito che e' uno dei fattori che la rende vulnerabile alla crisi del debito europea. L'Italia - afferma il Fmi nell'Article Iv - non e' immune al rischio contagio ed e' vulnerabile alle turbolenze del mercato. Ma ha punti di forza, quali i solidi bilanci delle famiglie e l'elevato tasso di risparmio. Un risanamento fiscale sostenibile per l'Italia deve basarsi su una razionalizzazione delle spese in base a chiare priorita', aggiunge il Fmi.''L'intenzione del governo di intraprendere un'ampia revisione delle spese pubbliche e' incoraggiante''. ''Riforme del sistema pensionistico importanti sono gia' state attuate e c'e' spazio per ulteriori misure per generare risparmi''. Il mercato del lavoro - evidenzia il Fondo - e' debole e c'e' un gap di competitivita' con i salari che sono cresciuti piu' della produttivita' con un calo della competitivita'. ''L'Italia sta sperimentando una crescita economica modesta spinta dalle esportazioni''. Il pil e' previsto crescere quest'anno dell'1%, con deficit al 4,1% e un debito pubblico al 120,6%. La crescita va aiutata con riforma strutturali'': un ampio pacchetto di riforme e' necessario per aumentare ulteriormente la produttivita' e rafforzare il potenziale di crescita''. ''Le autorita' hanno raggiunto in modo facile i target di bilancio del 2010. Il deficit e' sceso dal 5,3% del 2009 al 4,5% del 2010, ben al di sotto del target del 5%. Il miglioramento riflette una buona performance delle entrate e contenute spese di bilancio. L'aumento delle imposte indirette ha bilanciato il calo delle entrate di capitale'' osserva il Fmi.''Il positivo trend di bilancio e' continuato nei primi mesi del 2011''. Ma il debito pubblico italiano e' elevato e lo restera' a causa di ostacoli strutturali di lunga data. ''L''impegno delle autorita' a ridurre il deficit sotto il 3% nel 2012 e vicino allo zero nel 2014 e' positivo. Il recente pacchetto di misure di medio termine e' un importante passo in avanti per rendere questi obiettivi raggiungibili. L'attuazione del pacchetto e' essenziale. Il piano di risanamento e' appropriato ma la sua attuazione potrebbe essere problematica. Le banche italiane hanno navigato la crisi, la ''qualita' dei loro asset e' peggiorata negli ultimi due anni con il rallentamento economico. La redditivita' sara' indebolita dai crescenti costi di finanziamento. La ricapitalizzazione in corso da 12 miliardi di euro le sta rafforzando. L'attuazione di Basilea 3 richiedera' un sostanziale aumEnto di capitale''.
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