sabato 28 febbraio 2015
Per il segretario generale  Pierangelo Raineri, la formazione e l'occupabilità sono due concetti paralleli da sviluppare in tutti gli ambiti produttivi, a maggior ragione nel comparto turistico dove la qualità dei servizi erogati accresce la capacità di essere competitivi.
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"Unire il turismo alle grandi opportunità che offre il settore dell’alimentazione mediterranea può diventare una vera carta vincente per il futuro e l’Expo 2015 ormai alle porte è una grande opportunità per il rilancio del comparto turistico e dell’occupazione in Italia”. Lo ha dichiarato il segretario generale della Fisascat, Pierangelo Raineri, in occasione della Borsa del mercato del Lavoro promossa a Firenze dall’Ente bilaterale del turismo toscano. "Lo sviluppo turistico richiede meno investimenti dei settori produttivi tradizionali - ha sottolineato Raineri - con una spesa relativamente contenuta si può ottenere un dato occupazionale interessante in breve tempo". Per il segretario generale della Fisascat, "anche il tema della destagionalizzazione può rappresentare una nuova opportunità per tutto il territorio nazionale e soprattutto per lo sviluppo di alcune realtà territoriali di eccellenza del Sud"."Con la destagionalizzazione - ha evidenziato Raineri - intendiamo proporre un nuovo modello di sviluppo che dia più stabilità a tutto il sistema turistico italiano e che sia in grado di garantire un'occupazione stabile, valorizzando contemporaneamente la professionalità dei lavoratori". Per Raineri, formazione e occupabilità sono due concetti paralleli da sviluppare in tutti gli ambiti produttivi, a maggior ragione nel comparto turistico dove la qualità dei servizi erogati accresce la capacità di essere competitivi. "La formazione professionale - ha evidenziato - può essere una strategia vincente per il rilancio, lo sviluppo e la qualità del turismo. Formazione significa più qualità e più qualità consente più competitività al turismo, a patto che questa formazione comprenda anche conoscenze adeguate delle sinergie possibili tra turismo e alimentazione".Per il segretario generale della Fisascat, un contributo concreto potrà essere fornito anche dalla contrattazione. "Anche il sistema contrattuale può fare molto - ha chiarito - cercando per esempio di allungare i rapporti di lavoro con i periodi di ferie, i permessi e i recuperi in costanza di rapporto di lavoro e riequilibrando le prestazioni nei periodi di alta e bassa stagione". "Ma non può certo - ha ricordato - da solo risolvere il problema della destagionalizzazione, che richiede una volontà congiunta dei diversi attori del comparto turistico, che dia priorità a questo tema, come è già stato fatto in diversi Paesi europei".
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