sabato 28 febbraio 2009
Stretta creditizia delle banche italiane. Secondo l'indagine condotta dall'Ufficio Studi della Cgia di Mestre a farne le spese sono soprattutto le piccole realtà del Mezzogiorno e le famiglie.
COMMENTA E CONDIVIDI
Giro di vite sul credito alle imprese da parte delle banche italiane. E sono le microrealtà produttive, in particolare del Sud, ad essere le più penalizzate. È quanto emerge dall'ultima indagine condotta dall'Ufficio Studi della Cgia di Mestre che ha elaborato i dati relativi ai prestiti erogati dagli istituti di credito, mese per mese, alle aziende e alle famiglie tra il 2007 e il 2008. Ed è il dato che risale a novembre dello scorso anno (ultimo disponibile) è quello più significativo per raccontare la stretta sul credito alle imprese. A cominciare dalle realtà produttive maggiori. A novembre 2008 la crescita di prestiti erogati dalle banche è stata del +7% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente, contro il +11,1% di settembre rispetto allo stesso mese del 2007 e del +13% rilevato in febbraio rispetto a 12 mesi prima. E più le realtà produttive sono piccole più le percentuali di crescita dei prestiti dal 2007 al 2008 diminuiscono. Così accade che per le aziende che contano dai 5 ai 20 addetti la variazione di prestiti del mese di febbraio 2008 rispetto a febbraio 2007 è stata del 7 per cento mentre a settembre è scesa a quota 6 e a novembre addirittura al 2,5%.Le microimprese più penalizzate. Ma la situazione di crisi, sottolinea la Cgia, diventa ancor più visibile con le microimprese (ovvero con quelle che contano meno di 5 addetti). A novembre 2008 infatti gli esperti dell'associazione hanno rilevato una contrazione dei prestiti erogati alle aziende di minore entità pari a -1,3%. Questo il decremento registrato rispetto allo stesso mese del 2007. Una situazione piuttosto sconfortante per i piccoli capitani d'azienda che si prospettava già a metà del 2008 quando le percentuali di crescita si aggiravano intorno al 2,6% nel mese di giugno e che in agosto erano già scese all'1,9%. Ancor peggio sono andate le cose per le microimprese del Sud.Stretta creditizia anche per le famiglie. Sempre a novembre la contrazione dei prestiti rispetto a 12 mesi prima è stata addirittura del 2,3%. Altrettanto interessante, poi, risulta essere anche l'analisi della Cgia di Mestre sui prestiti alle famiglie. Ebbene, proprio come per la microimpresa i valori di crescita dal 2007 al 2008 sono molto bassi. Un dato su tutti quello di novembre 2008 pari al +0,3 per cento. A tanto ammonta l'incremento dei prestiti erogati dalle banche alle famiglie nel novembre dello scorso anno rispetto allo stesso mese dell'anno precedente. "Una stretta creditizia - dichiara Giuseppe Bortolussi della Cgia - che speriamo termini con l'avvento dei Tremonti bond. Tuttavia, va ricordato che non tutte le banche si sono comportate allo stesso modo. Quelle più radicate sul territorio non hanno mancato di dare un prezioso aiuto alle piccole imprese. Tuttavia, nel 2008 le banche hanno praticato mediamente lo 0,6% di interessi sui depositi e il 12% sui prestiti a fronte di un aumento della raccolta dei risparmi degli italiani pari all'8%. Un comportamento obbiettivamente inaccettabile."
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: