lunedì 19 novembre 2018
Aldo Bonati, Corporate Engagment adn Networks Manager della società: la concorrenza sul mercato è molto aumentata ma per noi parlano i risultati del report di impatto
Aldo Bonati

Aldo Bonati

COMMENTA E CONDIVIDI

Il lavoro che abbiamo portato avanti finora sta dando frutti importanti. Siamo nati nel 2000, operativi dal 2003 e dopo 15 anni di attività tutto il mercato si sta dirigendo verso l’investimento sostenibile e responsabile un po’ anche grazie all’attività di Etica Sgr». Aldo Bonati, Corporate Engagement and Networks Manager di Etica Sgr, società che propone investimenti in fondi sostenibili e responsabili, è convinto che la finanza etica stia per decollare anche in Italia.

Qual è la base di partenza a livello internazionale e, nello specifico, in Italia?
Gli ultimi dati ufficiali non sono recentissimi, risalgono al 2016 e ci dicono che sul piano mondiale 1 euro ogni 4 è destinato a investimenti considerati "sostenibili". Dalla rilevazioni di Assogestioni fino a due anni fa i fondi sostenibili e responsabili rappresentavano una percentuale delle masse inferiore all’1% in Italia. È chiaro che ci si attende una crescita notevole di questi numeri, anche nel nostro Paese.

Quali sono i segnali che inducono alla fiducia?
I fondi pensione sono i player che hanno già vivacizzato il mercato in altri Paesi, si stanno muovendo nella stessa direzione anche in Italia. Cominciano a diffondersi i bandi che integrano elementi Esg nella selezione dei gestori. Dall’altra parte osserviamo che tutti i gestori si stanno attrezzando. Se anche colossi stranieri cominciano a puntare sugli investimenti sostenibili vuol dire che il sistema sta cambiando.

Questa fase di sviluppo coinvolgerà sia investitori istituzionali che investitori retail?
Riguarderà tutti, certo. La conferma è data dal grande successo che i fondi di Etica sgr stanno avendo presso gli investitori retail. Questi ultimi infatti sono attratti da un prodotto che coniuga responsabilità e attenzione alla sostenibilità a una performance aggiustata per il rischio molto buona. Naturalmente però gli investitori istituzionali - come avvenuto in altri Paesi Ue e negli Usa - sono capaci di dare una scossa al mercato per la quantità di masse che possono muovere.

Quali sfide si troverà ad affrontare Etica Sgr di fronte alla prospettiva di crescita della finanza sostenibile?
Lo sforzo dovrà essere quello di far percepire al mercato gli elementi distintivi di Etica Sgr, ora che la concorrenza è molto cresciuta. Ad esempio Etica Sgr è pioniera nel mercato e, fin dalla nascita, si è concentrata unicamente su fondi sostenibili e responsabili. Non solo: siamo tra i primi anche nel calcolo della carbon footprint (impronta di carbonio) e da due anni realizziamo il Report di impatto, ovvero il documento che presenta i risultati dell’impatto ESG della nostra selezione e del nostro engagement rispetto al mercato.

Quali sono i risultati dell’ultimo Report?
Molto positivi: il numero di società presenti nei portafogli dei fondi di Etica Sgr che hanno definito obiettivi di riduzione delle emissioni è +49% rispetto al mercato. Le società in cui investono i fondi di Etica Sgr hanno registrato un -70% di emissioni medie per generare un milione di euro di fatturato rispetto a quelle del benchmark. Anche sull’occupazione i numeri sono molto positivi. Anche quest’anno abbiamo mantenuto un tratto distintivo legando tutte le attività agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Onu.

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI