giovedì 22 ottobre 2015
Crescono le opportunità di lavoro (+40%), ma non c’è una seconda occasione per fare una buona prima impressione. Un vademecum per partire con il piede giusto.
Ecco i consigli per affrontare il colloquio
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Con la ripresa dell’occupazione (+40% l’incremento di richiesta pervenute alle società di headhunting in settembre, rispetto alla media gennaio-agosto, con punte del 50% per i dirigenti), aumentano le possibilità di essere convocati per un colloquio di assunzione, ma secondo l'indagine di Technical Hunters, non c'è mai una seconda occasione per fare buona impressione sul selezionatore. Per questo, la società italiana di reclutamento, ha stilato un vademecum, tratto dalle esperienze reali, per aiutare i candidati a non commettere passi falsi in sede di presentazione.1) Cv. Per arrivare al colloquio, è indispensabile disporre di un buon curriculum vitae: una pagina è sufficiente, in pdf, ordinata, pulita, di facile lettura e di buona presentazione. Inserire una fotografia è facoltativo, ma, se si decide di farlo, vanno assolutamente evitate le foto inadatte, come quelle i cui si è ritratti in compagnia oppure in situazioni di svago o, peggio, in vacanza.2) L’abito fa il monaco. Presentarsi al colloquio vestiti in modo adeguato e sobrio. Cercare di essere professionali: la cravatta è un must per gli uomini, il tailleur è consigliato per le donne. In entrambi i casi è meglio evitare felpa e sneakers. Capelli ordinati e niente gioielli troppo audaci.3) Orologio. Arrivare sempre cinque minuti prima del colloquio, avendo bene in mente il nome della persona che vi incontrerà. Arrivare in reception e affermare: "Ho un colloquio ma non mi ricordo con chi” non dà un’immagine positiva. Purtroppo accade piuttosto spesso".4) Stretta di mano. Dare una stretta di mano salda, non tremolante nè tantomeno sudata, evitando però di stritolare quella dell’interlocutore.5) Gesti. Evitare di gesticolare troppo durante il colloquio. Un buon accorgimento pratico è quello di parlare tenendo le mani davanti a sé, con i palmi poggiati sul tavolo. E’ utile esercitarsi a casa.6) Sguardo. Guardare sempre l’interlocutore negli occhi, senza abbassare lo sguardo o guardare altrove.7) Voce. Parlare con sicurezza delle proprie esperienze, con voce pacata ma udibile, senza tuttavia strafare: evitare di ingigantire le esperienze o di esagerare con una parlantina troppo sostenuta, magari trattenendo il fiato. Anche in questo caso è utile esercitarsi a casa. L’obiettivo è quello di trasmettere sicurezza di sé e professionalità. Spiegare bene i propri passaggi di carriera e le scelte che in passato hanno portato a cambiare. Fatevi un’idea chiara del ruolo che volete ricoprire e di quello per cui siete intervistati. Altresì è importante avere un’idea precisa della retribuzione desiderata, possibilmente non in termini di stipendio netto mensile, ma come compenso loro annuo, che è il parametro utilizzato dalle aziende.8) Mood. Non arrivare al colloquio con l’idea 'tanto non mi sceglieranno mai': un pensiero negativo influisce su tutto l’andamento del colloquio e sullo spirito con cui lo si affronta.9) iPhone. È fondamentale non soltanto spegnere il proprio smartphone durante il colloquio, ma anche riporlo dove non sia visibile. Evitare di depositare telefoni, borse, cartelle, impermeabili, sul tavolo tra voi e l’intervistatore: senza accorgervene, state creando una barriera tra voi e lui e anche questo non aiuta.
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