lunedì 9 luglio 2012
Il presidente della Bce, parlando al Parlamento europeo, afferma che gli indicatori del secondo trimestre 2012 segnalano un rallentamento della crescita.
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​L'economia della zona euro "vedrà una ripresa graduale", ha detto il presidente della Bce Mario Draghi parlando al Parlamento europeo. Secondo Draghi gli indicatori del secondo trimestre 2012 segnalano un rallentamento della crescita. "È cruciale perseverare in riforme coraggiose e necessarie", ha aggiunto. "Le riforme dell'Italia per aumentare la competitività, ridurre il peso dell'amministrazione e aumentare la flessibilità del mercato del lavoro sono stati passi importanti". I Paesi europei che hanno avviato azioni di risanamento dei bilanci, però, "passata l'urgenza" che ha imposto un aumento delle tasse, "la via più facile" per risanare gli squilibri, devono "riorientare il consolidamento verso un aumento dei tagli della spesa e la riduzione della pressione fiscale"."Non ci sono scorciatoie per creare una Unione monetaria solida e stabile", senza "muovere in avanti verso una condivisione di sovranità in materia di bilancio, finanziaria ed economica". "Il messaggio centrale del recente summit europeo è che l'euro resterà e la zona euro compierà i passi necessari per garantirlo", ha sottolineato il presidente della Banca centrale europea.

Il presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi ha evocato la creazione "entro la fine dell'anno" di un'Unione bancaria ragionevole basata sugli attuali trattati. Supervisione finanziaria e fondo di risoluzione dei fallimenti bancari sono i due pilastri fondamentali dell'Unione bancaria, mentre il terzo pilastro, cioè la garanzia europea dei depositi bancari, "non può essere applicato subito perchè implica una mutualizzazione del debito, e questo deve essere il punto di arrivo, non di partenza," ha precisato Draghi durante uùaudizione al Parlamento europeo.

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