martedì 27 febbraio 2018
La domanda, infatti, è già precompilata dall’Inps. Il nuovo servizio, per adesso operativo in via sperimentale, è disponibile sul sito web dell’istituto previdenziale
Più facile chiedere la Naspi
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Più facile chiedere l’indennità di disoccupazione Naspi. La domanda, infatti, è già precompilata dall’Inps. Il nuovo servizio, per adesso operativo in via sperimentale, è disponibile sul sito web dell’istituto previdenziale, nell’area MyInps, sezione “I tuoi avvisi”, dove il lavoratore può accedervi con il codice Pin e troverà l’avviso con il link diretto alla domanda precompilata.

In questa prima fase di avvio, il servizio di “pre-compilata” opera solo per le richieste di Naspi, l’indennità di disoccupazione di: lavoratori dipendenti del settore privato, compresi lavoratori apprendisti e soci lavoratori di cooperativa; personale artistico con rapporto di lavoro subordinato; dipendenti pubblici con rapporto a termine. Si ricorda che la Naspi spetta a chi ha perso involontariamente l’occupazione e sia in possesso congiunto dei seguenti requisiti:
a) stato di disoccupazione;
b) almeno 13 settimane di contributi nei quattro anni precedenti la disoccupazione;
c) 30 giornate di lavoro effettivo nei 12 mesi che precedono la disoccupazione.

A proposito di Naspi, vale la pena evidenziare che quest’anno, per la prima volta dal 2015 (da quando è in vigore), l’indennità ha subito un leggero aumento: + 1,1%. L’importo dipende dalla retribuzione media del lavoratore degli ultimi quattro anni; tale retribuzione è divisa per il numero di settimane di contributi versati all’Inps nello stesso periodo (4 anni) e il risultato è moltiplicato per 4,33 (numero fisso). Quanto ottenuto indica l’importo di Naspi cui ha diritto il lavoratore nei seguenti limiti (aggiornati dal 2018 all’1,1% dell’Istat): se non superiore a 1.208,15 euro (1.195,00 euro dal 2015 al 2017), l’indennità mensile è il 75% di tale risultato; se supera 1.208,15 euro, l’indennità mensile è il 75% di 1.208,15, cioè 906,11 euro (896,25 euro dal 2015 a 2017) più il 25% dell’eccedenza (differenza tra risultato ottenuto e 1.208,15). In ogni caso, l’indennità mensile non può superare l’importo di 1.314,30 euro (1.300,00 euro dal 2015 al 2017). Dal quarto mese di fruizione, l’indennità è ridotta del 3% a mese. La Naspi non ha durata prefissata; spetta, infatti, per un numero di settimane pari alla metà di quelle di contribuzione che risultano accreditate presso l’Inps a favore del lavoratore negli ultimi quattro anni.

Per fruire di Naspi i lavoratori devono fare domanda all’Inps in via telematica, entro 68 giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro. Attenzione; il termine è di decadenza: se sforato, si perde il diritto all’indennità. La domanda può essere presentata:
a) via internet, direttamente dal lavoratore interessato purché munito di Pin dispositivo (è un codice rilasciato dall’Inps per avvalersi dei servizi online sul sito www.inps.it);
b) ricorrendo ai servizi degli enti di Patronato (o Caf o professionisti abilitati, ecc.);
c) per telefono chiamando il Contact center integrato Inps-Inail al numero 803164 da rete fissa e 06164164 da rete mobile.

Da qualche giorno ha preso il via la sperimentazione di un modo semplificato e personalizzato di presentazione della domanda. Attraverso i dati disponibili nelle proprie banche dati, infatti, l’Inps individua tempestivamente i lavoratori dipendenti che hanno perso involontariamente l’occupazione e mette a loro disposizione sul portale www.inps.it, nell’Area MyInps, il link per l’accesso diretto alla domanda di Naspi precompilata. La domanda, opportunamente integrata con le informazioni in possesso del lavoratore, consentirà, in presenza di tutti i requisiti di legge, l’accesso all’indennità. Il nuovo servizio sarà esteso gradualmente alla generalità degli assicurati con contratto di lavoro dipendente cessati involontariamente dal lavoro.

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