martedì 3 gennaio 2023
La benzina vola a 1,95 al litro. Aumenti anche su tariffe autostradali e biglietti di bus e metro. A Milano dal 9 gennaio la corsa semplice costerà 2,20 euro, con un aumento di 20 centesimi.
Pieno sempre più caro per gli automobilisti

Pieno sempre più caro per gli automobilisti - Reuters

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Il pieno di carburante torna a svuotare le tasche degli italiani. Dopo il doppio balzo a cavallo di Capodanno, questa mattina gli effetti dei rialzi si riversano sulle medie nazionali dei prezzi praticati alla pompa che per il servito si aggirano attorno ai 2 euro al litro. Secondo Staffetta Quotidiana, la media della benzina in self service supera questa mattina quota 1,8 euro/litro, il gasolio vola verso 1,87, mentre sul servito la benzina viene venduta a 1,95 euro/litro e supera i 2 euro per il gasolio (2,02 euro/litro). Il Gpl servito fa registrare 0,791 euro al litro.

I rincari non riguardano peraltro solo il carburante. Dopo l'aumento dei pedaggi autostradali, scattano gli aumenti anche nel trasporto pubblico locale, con il ritocco al rialzo del prezzo dei biglietti per bus e metro. Nel dettaglio, secondo quanto rileva Assoutenti, a Napoli il biglietto è già salito da qualche mese da 1 euro a 1,20 euro; a Milano il biglietto dal 9 gennaio costerà 2,20 euro, con un aumento di 20 centesimi. A Parma l'aumento è di 10 centesimi con il costo del biglietto di corsa semplice che passa da 1,50 euro a 1,60 euro. A Ferrara il costo dei bus passa da 1,30 a 1,50 euro, mentre a Foggia dal prossimo marzo il biglietto semplice costerà 1 euro (+10 cent). A Roma, poi, da agosto 2023 il prezzo schizzerà dagli attuali 1,50 euro a 2 euro, con un aumento del 33%. In controtendenza Bari, dove il sindaco Antonio Decaro ha annunciato che l'abbonamento annuale per i bus costerà dieci volte meno, passando da 250 a 20 euro grazie al programma di sostegno alla mobilità del Pon Metro.

Rincari che fanno appunto il paio con quelli dei pedaggi sulle arterie di competenza di Autostrade per l'Italia, che dal primo gennaio sono aumentati del 2%, con l'aggiunta di un altro 1,34% dal primo luglio prossimo, e con l'eliminazione degli sconti fiscali sul carburante. Per quanto riguarda i pedaggi, in base alle elaborazioni di Assoutenti, per andare da Roma (Sud) a Milano (Ovest), ad esempio, il pedaggio sale dai 46,5 euro del 2022 agli attuali 47,3 euro, per poi raggiungere 48 euro a luglio, con un aumento di 1,5 euro. Da Napoli (nord) a Milano si spendevano lo scorso anno 58,6 euro mentre ora servono 59,7 euro e da luglio prossimo 60,5 euro. Per andare da Bologna a Taranto la spesa sale da 55,1 euro a 56,1 euro e da luglio a 56,9 euro.

Riguardo all'eliminazione del taglio alle accise sui carburanti, sempre Assoutenti stima un aggravio di spesa in media pari a +366 euro annui a famiglia e Staffetta quotidiana fa notare che il costo di benzina e gasolio è salito di circa 20 centesimi al litro rispetto al 30 dicembre. "Il 2022 si è chiuso con un rialzo dei listini" e il 2023 si è aperto con "l'aumento delle accise su benzina, gasolio e Gpl, tornate al livello normale del 21 marzo 2022", scrive il quotidiano che si occupa di fonti di energia.

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