mercoledì 27 dicembre 2017
Selezionatori in cerca di talenti, anche all’estero. La domanda di figure specialistiche nel settore tecnologico crescerà del 20%
La domanda di figure specialistiche crescerà del 20% nel 2018

La domanda di figure specialistiche crescerà del 20% nel 2018

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Selezionatori in cerca di talenti, anche all’estero: è quanto traccia Michael Page, marchio di Page Group specializzato nella selezione di professionisti qualificati, tra le principali tendenze del 2018, in particolare nel comparto tecnologico. Il nuovo anno si dimostrerà ancora più fluido e fertile del 2017, soprattutto negli ambiti legati al mondo dello sviluppo, collegato principalmente ad una sempre maggiore necessità di misurazione dei dati in rete. Figure specialistiche la cui domanda crescerà del 20%, che fanno però registrare una carenza di offerta sul mercato italiano.

Una richiesta di profili in continua evoluzione e trasversale ai diversi ambiti della programmazione - dalle infrastrutture alla gestione, dalla sicurezza all’analisi dati - che i selezionatori cercano di colmare anche intercettando candidati all’estero. I profili più richiesti oggi con un reddito annuo lordo (Ral) medio a cinque anni tra i 40 e i 60 mila euro, sono i devop (developer operation), figura di snodo tra lo sviluppatore e il sistemista nella produzione di software che ha l’obiettivo di pubblicare software testati nelle tempistiche corrette e senza bag, il full stack developer, uno sviluppatore “a tutto tondo” che conosce sia il mondo funzionale sia il mondo visibile all’utente e il blockchain developer, che sa come sviluppare contratti intelligenti integrati e distribuirli sui server in base alla tecnologia Blockchain, un nuovo tipo di Internet, originariamente concepito per sviluppare i Bitcoin, che consente alle informazioni digitali di essere distribuite, ma non copiate.

Tra i bacini più ricchi di questi talenti dove l’Italia affanna ci sono Regno Unito, Francia, e i Paesi europei dell’Est, che tuttavia rappresentano anche un mercato fortemente competitivo per la ricerca dei candidati. Fondamentale allora, per le aziende, se non si vuole rimanere indietro ed evitare la “fuga di cervelli”, puntare sulla formazione interna continua, cercando di attrarre e trattenere senior con retribuzioni più elevate e pacchetti più interessanti rispetto agli anni scorsi, e allo stesso tempo, formare al proprio interno professionisti operanti in ambiti differenti.

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