venerdì 26 maggio 2017
Ieri la VI Giornata per la Ricerca promossa da Cattolica e Gemelli
Il Nobel Amartya Sen: sull'accesso alle cure le diseguaglianze più grandi
COMMENTA E CONDIVIDI

Una giornata densa di interventi di alto profilo, grazie, soprattutto, al prestigio dei relatori, ricca di spunti di riflessione, considerato l’ampio spettro di personalità coinvolte, e partecipata, visto l’interesse per le ricerche inedite e premiate. È spettato al Magnifico Rettore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, professor Franco Anelli, e al professor Rocco Bellantone, preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia, aprire i lavori della della VI Giornata per la Ricerca Ricerca promossa dalla Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Ateneo e dalla Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli.

“La salute è uno degli aspetti prioritari della vita umana, ma è grande la diseguaglianza nell’accesso alle cure. Se si garantisce l’assistenza sanitaria universale, si migliora la qualità della forza lavoro e dunque tutta l’economia ne avrà benefici”. Lo ha ribadito Amartya Sen, economista e filosofo indiano, premio Nobel per l’economia, per il quale “la sperequazione in campo sanitario è la diseguaglianza sociale più grossa”. Nel suo dialogo con i partecipanti alla Giornata per la ricerca, Sen ha ricordato che “un’alternativa al welfare così come noi lo conosciamo, è decisamente più cara, come dimostra il caso degli Stati Uniti”. “I raffronti a livello mondiale hanno dimostrato che una sanità per tutti e un’istruzione per tutti permettono di ottenere molto di più che con la privatizzazione”, ha affermato l’economista che ha definito il sistema sanitario italiano “uno dei migliori al mondo”. “Come ogni sistema – ha aggiunto – può essere migliorato, ma ha lati molto positivi perché garantisce terapie a tutti, a differenza di quanto avviene negli Usa dove con la presidenza Trump la situazione andrà a peggiorare”. In riferimento al presidente americano, Sen ha evidenziato che “non ha una maggioranza e da quando si è insediato il sostegno è diminuito” mentre bisogna dare atto al Paese “per la battaglia delle idee e il coinvolgimento della gente che si sta traducendo in una reale opposizione”.

Anelli ha delineato i tratti della «sola scienza possibile», guidata da valori etici chiari e retta da supporti finanziari adeguati, sull’esempio di modelli di successo, a livello internazionale e nelle esperienze del polo universitario stesso, dove importanti collaborazioni con gruppi industriali affermati garantiscono la selezione dei progetti. Una ricerca che per essere «buona'»deve saper selezionare, non demandando alle applicazioni tecnologiche la responsabilità di chiarire dove porti la conoscenza e quali siano gli scopi. Di «sogno che diventa concreto» ha parlato, invece, il professor Bellantone, alludendo ad una platea, mai, come in questa edizione, piena di giovani: gli stessi ricercatori di talento che ogni giorno declinano una concezione di «medicina personalizzata», per la quale è importante, certamente, sapere che il genoma umano di ciascuno è differente, ma non di meno, ricordare che ciò che rimane costante è il rapporto con il paziente. Si è segnalata per l’approfondito grado di scientificità, in senso stretto, la relazione del professor Robert Huber, Premio Nobel per la Chimica nel 1988, ed attuale Direttore Emerito Max Planck Institute of Biochemistry, collocando la propria esperienza inerente alla cristallografia proteica, tra le più importanti per lo studio della composizione genomica e, dunque, condizione essenziale per la 'cucire' la terapia a misura del singolo.

Nella presentazione dei migliori progetti di ricerca della Facoltà di Medicina e del Policlinico Gemelli nel campo della Medicina Personalizzata nelle tre macro aree su cui sono state investite le maggiori risorse, di particolare, rilievo sono stati i progressi ed i risvolti inerti il campo dello studio del microbica umano ed immuno-resistenza; centro di eccellenza riconosciuto a livello internazionale per i trapianti di microbica umano, il Policlinico Gemelli vanta attualmente un’esperienza di sperimentazioni di successo in casi mortali o invalidanti. Di ampio respiro le parole di monsignor Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, improntate sul significato della «Testimonianza Evangelica e Ricerca Scientifica»: nella giornata dedicata alla medicina personalizzata, la centralità dell’individuo non puó che essere motore per indagare il creato. Infine,come accennato, la ricerca di base, e non solo, si mostra attenta alle realtà industriali ritenute validi interlocutori e partner credibili ed indispensabili: ecco, allora, la consegna del premio 'Giovanni Paolo II' alla Danone Spa per l’attenzione ai progetti scientifici di monitoraggio della salute degli individui e per le iniziative di sensibilizzazione dell’opinione pubblica ai corretti stili di vita e ai programmi di educazione sanitaria.

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: