lunedì 16 marzo 2015
Nel 2014 più 5,8% le retribuzioni degli operai, +4,8% degli impiegati +4,4% dei dirigenti e +2,3% quelle dei quadri
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Tornano a crescere gli stipendi in Italia, addirittura al livello più alto degli ultimi 5 anni. Segno forse che la ripresa è davvero alle porte. Ad affermarlo è OD&M Consulting, società specializzata in HR Consulting di Gi Group, che ha reso noto i risultati preliminari del suo rapporto in materia di retribuzioni del settore privato.In confronto con il 2013, lo scorso anno ha visto un incremento del 5,8% delle retribuzioni per gli operai, la cui "retribuzione totale annua lorda" media è di 24.860 euro; +4,8% per gli impiegati a quota 29.931 euro di Rta media; +4,4% per i dirigenti che raggiungono i 115.791 euro di Rta media per arrivare al +2,3% dei quadri con una Rta media di 55.402 euroSia nell’ultimo anno che nell’intero quinquennio l’aumento degli stipendi è stato determinato principalmente dalla crescita della componente fissa per tutte le categorie e, in generale, la quota variabile dello stipendio negli ultimi cinque anni non si è sostanzialmente modificata (dall’11,7% di incidenza sul fisso nel 2010 al 12,1% nel 2014 per i dirigenti, dal 7% nel 2010 al 6,7% l’anno scorso per i quadri, dal 2,7% nel 2010 al 3% nel 2014 per gli impiegati, dal 2,7% nel 2010 all’1,7% l’anno scorso per gli operai). “La dinamica positiva rilevata già nel 2013 si è confermata a consuntivo anche del 2014, con un’ulteriore crescita delle retribuzioni, la migliore misurata nel quinquennio per tutti gli inquadramenti – afferma Simonetta Cavasin, amministratore delegato di OD&M Consulting –. Bisogna precisare che in tale risultato il bonus Irpef di 80 euro ha avuto un’incidenza parziale per alcune categorie e stimabile nella copertura di circa il 50% dell’incremento medio registrato per gli stipendi di una fascia di impiegati e operai. In generale ci preme, invece, sottolineare il trend effettivo di ripresa di gestione della politica retributiva da parte delle aziende, segnale indicativo di una maggiore fiducia in linea con la situazione del Paese. Infine, da sottolineare che i sistemi incentivanti potrebbero essere certamente utilizzati di più”. Tornando ai risultati, le dimensioni aziendali determinano una significativa variabilità degli importi assoluti, che presentano valori costantemente in crescita all’aumentare dell’ampiezza delle imprese. Lo scarto retributivo fra grandi e piccole aziende è compreso fra il 18% e il 14% per dirigenti, impiegati e operai, si attesta sul 7% per i quadri. Gli incrementi retributivi maggiori per i dirigenti si sono avuti nelle imprese di grandi dimensioni (+6,3%), per gli operai in quelle medie (+6,6%), per i quadri e gli impiegati nelle piccole aziende, rispettivamente del +3,1% e del +5,2%.In termini di settori, il Credito e Assicurazioni presenta i valori retributivi più alti rispetto alla media di categoria per dirigenti (+10,5%) e quadri (+5,8%), l’Industria premia di più gli impiegati (+8,3%), mentre i Servizi gli operai (13%). Crescono di più le retribuzioni delle donne, ma questo non basta ad attenuare il differenziale tra uomini e donne che raggiunge il livello più alto degli ultimi 5 anni (17,1%).Anche nel 2014, infine, si conferma che, a parità di età, i giovani laureati hanno compensi maggiori rispetto ai non laureati anche rispetto a quelli con una maggiore anzianità lavorativa: 26.887 euro di Rta media nel 2014 per un laureato con 1-2 anni di esperienza contro i 24.609 euro di Rta media per i non laureati con 3-5 anni di esperienza.
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