Un 2017 denso di rischi, con un Pil che non raggiungerà l'1%. È la previsione disegnata da Confcommercio-Censis. Secondo Confcommercio sarà un anno che presenta consistenti rischi di rallentamento. Ci sarà - secondo la ricerca - una forte frenata dei consumi, che passeranno da un +1,3% del 2016 a un più modesto +0,6%. A determinare questo rallentamento dei consumi, un calo della fiducia, sia delle famiglie sia delle imprese, scesa a 16,5 punti nel 2016 rispetto a 17,4 punti del 2015.

La causa di questo risultato è un rallentamento dell'occupazione, che Confcommercio dà a un risicato +0,4% e una pesante frenata del reddito disponibile reale delle famiglie, che aumenterà di appena lo 0,3% a fronte di un +2,2% registrato nel 2016.

Per il 71,5% delle famiglie italiane la priorità per migliorare la propria condizione economica sta in una riduzione delle tasse. Dallo studio Confcommercio-Censis emerge anche che per il 16,1% degli intervistati per migliorare la propria condizione economica sarebbero invece utili misure di contrasto alla povertà, per il 5,3% il contrasto alla criminalità e per il 7,1% la riforma istituzionale.